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Meloni: "Salpiamo per un viaggio che ci porterà al governo"

La leader di Fdi chiude la conferenza programmatica a Milano: "Vogliamo dare orgoglio a questa Nazione". E agli alleati: "Si vince e si perde insieme"

Meloni: "Salpiamo per un viaggio che ci porterà al governo"

"Ora siamo pronti a salpare, ad alzare le vele per un lungo viaggio che porterà i conservatori al governo". Nel suo discorso conclusivo della tre giorni di Conferenza programmatica organizzata da Fratelli d’Italia a Milano, Giorgia Meloni rivendica il carattere di novità della sua proposta politica rispetto al passato e si dice pronta a "portare i conservatori al governo". "Viviamo un tempo nuovo, noi siamo un partito nuovo, qualcosa che avete già visto - ha scandito - siamo il partito di milioni di italiani che con orgoglio sono alternativi alla sinistra. Non siamo in nessuno delle vostre vecchie etichette non siamo filo o anti: siamo italiani".

I punti del programma

La leader di Fratelli d'Italia risponde alle accuse di alcuni giornalisti e commentatori che affermano a Fratelli d’Italia manchi una classe dirigente e cercano di affibbiare facili etichette: "Un giornalista ha chiesto a un delegato 'ma questa maglietta scura è un omaggio alle camicie nere? E che gli rispondi? ma vi rendete conto di quanto siete lunari? Così vi rendete ridicoli, lo dico per la vostra professionalità... Il vostro racconto non passa. Voi cercavate di chiuderci in un recinto ma non vi siete accorti che intanto noi costruivamo un partito senza recinti... Ora ve ne siete accorti e non vi va giù". Quindi rivendica il programma e le proposte emerse dalla conferenza programmatica: "Ho parlato per 70 minuti e dicono che non ho un programma ma noi abbiamo parlato di energia, di Europa che ha sbagliato priorità, vogliamo un gigante politico e un nano burocratico, non il contrario, di ambiente, di Pnnr".

Da qui un elenco dei principali temi già approfonditi venerdì nel suo discorso introduttivo con un riferimento al primo maggio e alla Festa dei lavoratori. "I sindacati non sempre difendono il lavoro ma soprattutto i loro iscritti: oggi qui abbiamo ascoltato lavoratori che non stanno sul palco della festa del primo maggio", ha datto riferendosi agli ospiti che sono intervenuti nella prima parte della mattinata in cui c’è stato un concerto diretto dal direttore di orchestra Beatrice Venenzi.

Tanti i punti toccati dalla Meloni tra cui il fisco. "Abbiamo parlato di fisco per ribadire il no alla riforma del catasto. Il governo mente... La casa per noi è un bene sacro e la difendiamo dai pignoramenti delle Stato, dalle occupazioni degli abusivi e dalle patrimoniali della sinistra".

Poi, affrontando il tema dell’utero in affitto, la Meloni ringrazia le persone di sinistra che stanno con il centrodestra. "Quella contro l'utero in affitto non è una battaglia di destra, ma una battaglia di civiltà". Ma è proprio la sinistra il principale bersaglio del suo discorso: "Avviso ai naviganti di sinistra: non accetteremo di essere figlio di un Dio minore, non ci sentiamo inferiori, non ci troverete con il capo chino, abbiamo scelto di essere alternatici a voi".

Il centrodestra

"Si vince e si perde insieme. Una premessa per ribadire il campo di gioco in cui si trova Fratelli d’Italia: quello del centrodestra senza però dimenticare di lanciare un segnale forte agli alleati: "Vogliamo dare orgoglio a questa Nazione con il centrodestra, penso e spero di farlo con il centrodestra, ma lo faremo comunque...". Poi un chiaro messaggio agli altri partiti della coalizione: "Non voglio fare polemica con il centrodestra, perché non mi piace fare i favori alla sinistra Per me è semplice. Qui c'è la sinistra: voi dove volete stare? Se voi volete stare qui, come spero, è tutto facilissimo: servono chiarezza, regole e orgoglio. E se si sta da questa parte, l'alleanza non ha porte girevoli: si vince e si perde. L'ultima volta che ho chiesto un impegno in questo senso io mi sono trovata con due poltrone vuote accanto a me... Ma gli italiani si sono trovati tre governi di fila, non di centrodestra".

Il riferimento alle regole è il caso delle regionali in Sicilia: “Significa che un governatore uscente di centrodestra capace come Nello Musumeci che intenda ricandidarsi non si manda a casa per far dispetto a qualcuno perchè magari è troppo vicino a Fratelli d'Italia, lo dico per i cittadini siciliani che non meritano di vedere la Sicilia

riconsegnata alla sinistra per i dispetti. Le regole si stabiliscono e valgono per tutti e non cambiano in base al contesto". Si è ufficialmente aperta la campagna elettorale per le politiche del 2023.

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