Dopo la flat tax, scoppia una nuova lite nel governo. Motivo del contendere sarebbe una norma inserita nella bozza del decreto sblocca cantieri e che conterrebbe una sorta di condono edilizio.
Secondo fonti governativi del M5S, infatti, questa mini-sanatoria escluderebbe "dall'accertamento di conformità" e "dalla violazione edilizia" negli edifici antecedenti al 1977 le "irregolarità geometriche e dimensionali di modesta entità, eccedenti il 2 per cento". La misura sarebbe stata - assicurano i 5 Stelle - introdotta dalla Lega.Che dal canto suo rimanda al mittente le accuse: "Non vi è alcuna ipotesi di condono edilizio nè nello sblocca cantieri, nè in altri provvedimenti", replicano dal Carroccio, "La Lega, come è noto è contraria a ogni tipo di condono".
Oltre al giallo sul condono, restano comunque le tensioni sul decreto che dovrebbe andare in consiglio dei ministri mercoledì.
I leghisti che, irritati per il mancato coinvolgimento nel giro di incontri tenuti dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell Infrastrutture Danilo Toninelli con parti sociali ed enti locali, ribadiscono che le loro richieste sono sostanzialmente tre: inserimento delle grandi opere e della figura del commissario unico e allargamento delle agevolazioni all'edilizia privata. I nodi sono emersi anche in serata al tavolo tecnico convocato da Conte a Palazzo Chigi, cui hanno partecipato, oltre a Toninelli, i sottosegretari Armando Siri, Edoardo Rixi e Laura Castelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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