Milano - Stavolta in Rai si apre un vuoto. Un vuoto vero. Camillo Rossotto, piemontese doc, uomo cordiale e gran lavoratore, chief financial officer, cioè l'uomo dei conti che ha contribuito notevolmente a rimettere in sesto le casse della Tv di Stato, lascia viale Mazzini e torna a Torino a lavorare in un'azienda privata. Che sia l'ultima delle «epurazioni» dell'era Campo Dall'Orto o che sia una scelta esclusivamente privata, in ogni caso per la Rai è un colpo. Rossotto, stimatissimo in azienda, ha portato a compimento obiettivi strategici come la quotazione in borsa di Rai Way, la società che gestisce le reti di trasmissione e ha messo in sicurezza i numeri in un momento di grave crisi economica dovuta agli scarsi introiti pubblicitari. Rossotto, un tecnico, non un dirigente di nomina politica, era arrivato in Rai nell'era Gubitosi. Comunque la si veda, nella nuova era Campo Dall'Orto, si è messo da parte. Non si sa se a causa di visioni differenti rispetto a quelle del nuovo dg. Dai comunicati stampa di addio rilasciati, molto cordiali, non si direbbe. Sta di fatto che Rossotto è l'ultimo di una serie di «addii» più o meno desiderati di dirigenti che hanno ricoperto ruoli importanti e che hanno lasciato la Rai dopo l'arrivo di Campo dall'Orto. Il quale ha scelto di portare dentro la tv di Stato manager esterni in ruoli di grande rilievo, da Gian Paolo Tagliavia (a capo della nuova direzione strategica per l'offerta digitale) a Cinzia Squadrone, direttore marketing.Sul campo, invece, il neo dg ha lasciato Salvatore Lo Giudice, a capo dell'ufficio legale, arrivato in Rai all'epoca del direttore generale Mauro Masi, salutato nel giorno delle dimissioni con uno scarno comunicato. Secondo le voci circolate se ne sarebbe andato a causa di questioni legate alla gestione delle inchieste interne su alcuni appalti Rai. Fuori da viale Mazzini anche Costanza Esclapon, braccio destro di Gubitosi, e responsabile della comunicazione. Cambio di competenze, invece, per Fabrizio Casinelli, passato da capo dell'ufficio stampa generale a responsabile comunicazione di Rai Com. E per un altro dirigente che è stato un uomo chiave della Rai per anni, Carlo Nardello, capo staff della direzione generale sostituito da Guido Rossi.«È con dispiacere che prendo atto delle dimissioni di Rossotto sapendo che il suo spessore umano e professionale ci mancherà - ha dichiarato Campo Dall'Orto - rivolgo il più sentito ringraziamento per il lavoro svolto». «Provo orgoglio e soddisfazione - ha ribattuto Rossotto - per aver contribuito a un lavoro ben fatto nella consapevolezza di lasciare al mio successore una situazione finanziaria solida e sostenibile».
Insomma, anche se probabilmente non era da lui desiderato, Dall'Orto perde un altro pezzo. Ora, anzi da tempo, si attende che illustri nei fatti che cosa vuol fare della nuova Rai e chi sceglierà per guidarne i cambiamenti, soprattutto nei vertici di reti e tg.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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