La nuova stretta su Washington Donald "blinda" Union Station: "Era un orgoglio, ora è in rovina"

Il governo punta alla gestione diretta della stazione. Il piano "per rendere più sicura e bella la città"

La nuova stretta su Washington Donald "blinda" Union Station: "Era un orgoglio, ora è in rovina"
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Donald Trump non molla la presa su Washington. Dopo avere assunto il controllo della polizia della città e avere imposto la presenza della Guardia Nazionale, il tycoon, attraverso il segretario ai Trasporti Sean Duffy, ha annunciato l'intenzione di acquisire la gestione della Union Station, l'iconica stazione ferroviaria della capitale Usa, che sorge a poche centinaia di metri dal Campidoglio.

Union Station è "caduta in rovina", mentre invece dovrebbe essere un "motivo d'orgoglio" per la città, ha detto Duffy. In realtà, al di là di qualche homeless che orbita attorno alla struttura (un accampamento è stato sgomberato lo scorso anno) e delle difficoltà affrontate dagli esercizi commerciali negli anni post pandemia, la stazione non presenta particolari criticità o segni di degrado. Ma tant'è. Il presidente "vuole che la Union Station torni a essere bella. Vuole che i trasporti pubblici tornino a essere sicuri. E vuole che la capitale della nostra nazione torni a essere grande", ha spiegto Duffy, inquadrando l'operazione nell'ambito del piano "make Washington safe and beautiful again" lanciato da Trump due settimane fa e per il quale, oltre alla stretta sulla criminalità, intende chiedere due miliardi di dollari di fondi aggiuntivi al Congresso.

Inaugurata nel 1907, la Union Station, che è un punto di snodo per i treni Amtrak, gli autobus, la metropolitana cittadina ed è sede di un centro commerciale, a partire dagli anni '80 è già di proprietà del dipartimento dei Trasporti. Nel 1981, dopo che la pioggia iniziò a cadere a dirotto attraverso il soffitto, il National Park Service, che ha giurisdizione su parte dell'area circostante la stazione, dichiarò l'edificio non sicuro. La stazione rimase chiusa per cinque anni per lavori di ristrutturazione e il presidente Ronald Reagan firmò l'Union Station Redevelopment Act per contribuire a finanziare e organizzare la sua riapertura. Negli anni, la gestione è stata poi affidata a diverse altre entità, compresa la compagnia ferroviaria Amtrak.

Non è escluso che nei piani di Trump vi sia la volontà di emulare, e possibilmente superare, il suo grande predecessore repubblicano. Il passaggio di consegne verrà formalizzato a settembre. Poi partiranno i lavori per migliorare ascensori, illuminazione, sicurezza, coperture e altre strutture per una spesa di 170 milioni di dollari.

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