Nel mondo è scattato l'allarme per la nuova variante Omicron mentre loro stavano volando dal Sudafrica in Olanda. Quando venerdì sono atterrati all'aeroporto di Amsterdam, i 531 passeggeri di due voli Klm arrivati da Città del Capo e Joannesburg sono stati sottoposti a tampone e 61 di loro sono risultati positivi. Ancora non si sa se si tratti del nuovo ceppo che sta mettendo in allarme l'Europa e il mondo, rilevato giorni fa proprio nel Paese africano. La campionatura dei genomi è in corso, ma ci vorrà ancora una settimana per avere i risultati e cominciare ad avere un'idea di quanto Omicron sia già presente nel nostro continente, nonostante il blocco dei voli da 7 Paesi dell'Africa meridionale (Botswana, eSwatini, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe) deciso dagli Stati membri della Ue, la cui commissione ha convocato ieri una riunione d'emergenza per delineare le misure da prendere in tutta Europa. Questo mentre la Farnesina si è attivata per assistere gli italiani rimasti bloccati in seguito all'ordinanza del ministro Speranza.
Difficilmente lo stop dei viaggi frenerà l'avanzata della nuova variante. Dopo il primo caso confermato in Belgio, infatti, le segnalazioni si susseguono. In Inghilterra altri due, a Chelmsford e nel Nottinghamshire. Due casi in relazione fra loro e legati a viaggi nell'Africa meridionale. «Questo è un vero promemoria che la pandemia è tutt'altro che finita», ha detto il ministro della Salute britannico, Sajid Javid, che ha inserito anche Angola, Malawi, Mozambico e Zambia nella «lista rossa» dei Paesi da cui è vietato l'ingresso degli stranieri. Il premier Boris Jhonson, inoltre, ha ripristinato per precauzione i tamponi Pcr per tutti i viaggiatori internazionali entro il secondo giorno dall'arrivo in Gran Bretagna e l'autoisolamento fino a quando non si ottiene un risultato negativo. Omicron è arrivata anche in Germania, a Monaco, dove sono stati confermati i primi due casi della nuova variante. Si tratta di due viaggiatori arrivati il 24 novembre su un volo dal Sudafrica. Caso ritenuto ancora sospetto invece nella Repubblica Ceca, dove si sta verificando il campione di una donna risultata positiva dopo aver viaggiato in Namibia, passando poi per Sudafrica e Dubai. Non si sa da quanto sia in circolazione la nuova variante dalle molteplici mutazioni, giunta quasi certamente anche in Italia, ma solo che è stata identificata per la prima volta in Sudafrica. Paese che ora lamenta di essere stato «punito» anziché «applaudito» per averla scoperta. Una critica mossa dal ministero degli Esteri dopo le restrizioni ai viaggi. Uno stop necessario, ma che potrà tutt'al più ritardare la diffusione di Omicron. Perché bloccare i voli diretti da Sudafrica non esclude la possibilità di lasciare i Paesi inseriti nella «lista rossa», come del resto era già accaduto quando a inizio pandemia furono bloccati quelli dalla Cina ma i viaggiatori continuavano ad arrivare con scali fuori controllo. Difficile, infatti, verificare se c'è chi cerca di aggirare il blocco transitando in aeroporti di Paesi che non hanno imposto restrizioni. In questo caso diventa impossibile anche l'eventuale tracciamento.
In Italia, in particolare, i voli diretti con il Sudafrica erano stati già sospesi a inizio emergenza, anche se volare a Joannesburg o a Città del Capo per i motivi consentiti (non per turismo) è sempre stato possibile, facendo scalo in diversi Paesi. Un elemento che rende complicato fare un calcolo approssimativo di quanti siano atterrati in Italia nei giorni precedenti al blocco dei voli. Possibili portatori della variante sfuggiti al sequenziamento.
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