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Nuovi divieti fino a Pasqua ma riaprono cinema e teatri

Limitazioni confermate. Il segnale per la cultura: musei ok, dal 27 via libera anche agli spettacoli

Nuovi divieti fino a Pasqua ma riaprono cinema e teatri

È stato firmato ieri sera il dpcm che resterà in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile, a coprire anche la Pasqua, per il timore che le vacanze inneschino un aumento dei contagi. Di fatto è una proroga delle misure restrittive di fronte alle «temibili varianti», parole del ministro Speranza, fra le quali preoccupa soprattutto quella inglese per la sua diffusione tra i più giovani. Ecco perché la nuova stretta riguarda soprattutto la scuola. Il provvedimento, che per il ministro Gelmini segna un «cambio di passo» nel metodo, contiene un nuovo parametro che fa scattare la didattica a distanza. Un tavolo tecnico è stato aperto per la revisione dei 21 paramenti in base ai quali si decidono le fasce colorate.

SCUOLA Tutte le scuole potranno chiudere anche nelle zone gialle e arancioni di fronte a oltre 250 casi di Covid ogni 100 mila abitanti per almeno 7 giorni di seguito. Una regola proposta dal Cts e accolta dalla cabina di regia di Palazzo Chigi. Il dpcm prevede che «i presidenti delle Regioni potranno disporre la sospensione dell'attività scolastica nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell'arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico». Non solo: nelle zone rosse le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse. Per questo Gelmini annuncia nel decreto sostegno congedi parentali per oltre 200 milioni di euro.

SPOSTAMENTI Resta il divieto di spostamento tra le regioni. Si potrà uscire solo con autocertificazione per motivi di salute, lavoro o necessità. Non è prevista ancora alcuna deroga per le festività pasquali, come ha confermato Speranza. Eventuali allentamenti in vista di Pasqua saranno «valutati in base all'evoluzione della curva», ma a oggi «le misure sono queste e coprono anche le festività pasquali».

SECONDE CASE È possibile andare nelle seconde case solo se queste si trovano in una regione gialla o arancione ma non se per raggiungerle si deve uscire da una regione arancione scuro o rossa: chi vive in queste aree non può uscire dal proprio Comune di residenza. Ove consentito può spostarsi solo il nucleo familiare convincente, e sempre a patto che si possa dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data precedente al 14 gennaio 2021.

PARENTI E AMICI Chi vive in zona rossa non può andare da parenti e amici, nemmeno una volta al giorno e in massimo due persone. Nelle altre fasce è possibile ma è «fortemente raccomandato» l'uso delle mascherine anche all'interno delle abitazioni private «in presenza di persone non conviventi». D'altra parte però nel dpcm «è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza».

PARRUCCHIERI Accolta la proposta del Cts: in zona rossa i parrucchieri restano chiusi.

BAR E RISTORANTI In zona gialla aperti fino alle 18, poi è consentito l'asporto fino al coprifuoco delle 22 - che resta fino alle 5 del mattino - e la consegna a domicilio senza limiti. In zona arancione e rossa sono aperti solo per l'asporto fino alle 18.

PALESTRE E PISCINE Fatta eccezione per la fascia bianca - che rimane prevista dal dpcm e che a oggi riguarda solo la Sardegna - resta il divieto di aprire palestre e piscine.

MUSEI È un «segnale» al mondo della cultura, dice Gelmini. Nelle zone gialle i musei possono già aprire nei giorni infrasettimanali, ma dal 27 marzo riapriranno anche teatri e cinema che si trovano in fascia gialla, con posti a sedere preassegnati con vendita di biglietti online.

La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all'aperto e 200 al chiuso per ogni sala.

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