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Nuovi guai per Conte: scoppia la parentopoli M5s

L’ex iena mette nel mirino il sottosegretario Cancelleri, pupillo del giurista: "Ha piazzato il cognato al Mef"

Nuovi guai per Conte: scoppia la parentopoli M5s

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Tempi duri per il Movimento 5 Stelle. Tra le tensioni interne e la sempre più probabile débâcle alle amministrative, Giuseppe Conte deve fare i conti con la grana Giarrusso. L’ex iena ha lasciato i 5 Stelle non senza polemiche, come dimostrato dall’audace botta e risposta a distanza tra i due. Ebbene, ora il politico è pronto ad affrontare lo step successivo: denunciare la parentopoli pentastellata.

“Io nei prossimi giorni rivelerò alcune degli orrori cui ho assistito, e vi spiegherò perché non sono io ad uscire dal Movimento, ma è il movimento a non esistere più, e ad essere diventato un simbolo vuoto”, ha esordito Giarrusso in un lungo post su Facebook. Approfittando di un servizio di Report, l’eurodeputato ha messo nel mirino il suo storico rivale in casa grillina, ovvero Giancarlo Cancelleri. Il motivo? Le “presunte condotte inopportune” che avrebbero portato il cognato del sottosegretario a essere assunto al Ministero dell'economia e delle finanze.

L’assunzione del parente di Cancelleri è stata fermata dalla Corte dei Conti, ma non è tutto. Giarrusso, infatti, non ha lesinato stoccate all’intera famiglia dell’ex candidato M5s alla Regione Sicilia. “Non solo dal 2012 Giancarlo Cancelleri riceve uno stipendio pubblico ed è mantenuto da noi, non solo ha lasciato il ruolo all'Ars per il quale era stato votato, bruciando una regola del Movimento, non solo noi dal 2013 manteniamo con i nostri soldi sua sorella Azzurra Cancelleri quale deputata grazie a qualche voto su Rousseau, non solo tutto questo. La parentopoli della famiglia Cancelleri è andata molto oltre”, l’affondo dell’ex iena.

Giarrusso ha poi acceso i riflettori su un altro aspetto, ovvero sul silenzio del mondo pentastellato di fronte a tali “schifezze”. “Trattandosi della intoccabile famiglia Cancelleri, tutto è rimasto muto, dimostrando la differenza piuttosto tremenda fra onestà e omertà”, l’amarezza dell’eurodeputato: “Poiché su questo scandalo nessuno si è voluto pronunciare, e i probiviri sono rimasti zitti, e Cancelleri era membro del Consiglio di garanzia”.

La famosa trasparenza pentastellata ha perso un po’ di smalto, effettivamente, e per Conte si profilano tempi a dir poco difficili: Giarrusso promette rivelazioni-bomba, il giurista rischia di perdere la faccia.

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