Coronavirus

Il nuovo allarme del Trivulzio. "Finite le divise per i medici"

Il nuovo allarme del Trivulzio. "Finite  le divise per i medici"

Ancora problemi al Pio Albergo Trivulzio. Nell'ultimo bollettino interno, inviato ai dipendenti ieri mattina, si segnala che «attualmente non sono presenti divise dedicate al personale medico e le divise monouso sono esaurite in struttura e irreperibili sul mercato». Il bollettino, firmato dalla direzione, segnala che «l'area Economato e Provveditorato sta verificando ormai da settimane la possibilità di ampliare la fornitura attualmente esistente per il restante personale sanitario anche al personale medico. Tale situazione di irreperibilità di materiale, come le altre precedentemente illustrate, si colloca nel contesto emergenziale attuale». Non solo: «È doveroso sottolineare che il provveditorato lavora, come tutto il resto dell'azienda, senza posa per cercare soluzioni anche alternative per tutte le criticità di volta in volta emergenti. Si ribadisce che i camici monouso, oltre a necessaria garanzia, costituiscono obbligo d'uso».

Nel frattempo i parenti degli anziani della struttura mettono ancora sotto pressione il Pio Albergo Trivulzio. «Gli anziani continuano a morire - dice Alessandro Azzoni, portavoce del comitato giustizia e verità per le vittime del Trivulzio -. Il personale sanitario è sotto organico e in molti casi i familiari sono all'oscuro delle condizioni di salute dei loro cari. Sono circa mille gli anziani ospiti nella più grande casa di cura d'Italia. Secondo fonti giornalistiche, finora sarebbero almeno 200 i decessi a causa del Covid19». «Dal 16 aprile - prosegue Azzoni - si è costituito il comitato verità e giustizia delle vittime del Trivulzio, che ha già raccolto l'adesione di 100 parenti, che hanno portato la loro testimonianza su quanto è accaduto e ancora sta accadendo alla Baggina. Per avere giustizia e verità è necessario il contributo e il supporto di tutti i familiari.

Per questo motivo - conclude il portavoce - da oggi il Comitato lancia in rete una campagna di sensibilizzazione per raggiungere il maggior numero possibile dei parenti degli anziani e raccogliere le loro testimonianze».

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