Cronache

Il nuovo Morandi? Nasce non a norma limiti a 70 km orari

Ricalca il vecchio tracciato. E le curve risultano troppo strette

Il nuovo Morandi? Nasce non a norma limiti a 70 km orari

Un rettilineo troppo lungo e curve troppo strette. Un tracciato non a norma che imporrà limiti di velocità di 80 chilometri orari, e in alcuni tratti verso Savona probabilmente addirittura 70 km/h. Il Ponte di Genova si appresta ad essere inaugurato con questa stonatura dei limiti più bassi di quanto non fossero sul vecchio ponte crollato nell'agosto del 2018.

Forse per la fretta di ricostruire in tempi record il ponte simbolo della rinascita della città dopo la tragedia costata 43 vittime, sarebbe stato commesso un errore di progettazione. Gli addetti ai lavori lo sapevano, ma rimediare avrebbe voluto dire rallentare. Essendo stata la strutta ricostruita completamente, secondo un'anticipazione del Sole 24 ore, il tracciato avrebbe dovuto rispettare le norme di costruzione attuali, così come previsto dal Dm infrastrutture del 2001, i cui parametri per i raggi delle curve e i rettilinei sono diversi da quelli degli anni Sessanta, in modo che i tratti di strada senza curve non siano troppo lunghi, per non far abbassare la guardia agli automobilisti, e le curve sufficientemente dolci in modo che chi è al volante le possa affrontare senza difficoltà. Invece di avere una forma ad S, in pratica, il nuovo ponte progettato da Renzo Piano, e la «ricucitura» con la A10, ricalca il vecchio tracciato, con un rettilineo e curve che oggi non sono regolari, soprattutto quella dopo il ponte, verso Savona. Per procedere a norma sarebbe stato necessario scavare sotto la galleria di Coronata, perdendo tempo prezioso.

Correggere l'errore, evidentemente sfuggito nella prima fase di progettazione ma poi autodenunciato da Italferr nel febbraio del 2019 al Consiglio superiore dei lavori pubblici, avrebbe fatto nascere dei contenziosi rallentando la realizzazione dell'opera. Così non accadde nulla, neppure quando nel marzo successivo, come scrive il quotidiano economico, Autostrade per l'Italia si rese conto dell'anomalia e la segnalò in Conferenza dei servizi. Il Consiglio si sarebbe limitato a prescrivere l'uso di un asfalto ad alta aderenza.

Per bypassare il problema garantendo gli standard di sicurezza, adesso sarà necessario intervenire sui limiti di velocità, così che sul nuovo e moderno Morandi si andrà più piano che in quello vecchio. Quanto lo stabilirà l'Anas, che come gestore ha la responsabilità di garantire la sicurezza della strada, ma soltanto dopo i collaudi di agibilità: si parla di un tetto di 80 Km/h, ma potrebbero rendersi necessarie ulteriori cautele e i limiti potrebbero anche scendere a 70 km/h.

È possibile anche che siano istallati controlli fissi della velocità.

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