Il nuovo video choc che scuote gli iraniani. Ragazze senza velo arrestate dalla polizia

A Teheran due 14enni trascinate a forza su un furgone. I fatti risalgono a giugno. Una delle madri: "Mia figlia brutalizzata"

Il nuovo video choc che scuote gli iraniani. Ragazze senza velo arrestate dalla polizia
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Un altro terribile incidente è accaduto in Iran, a ridosso dell'anniversario della morte di Mahsa Amini, avvenuta dopo il suo arresto da parte della polizia morale nel 2022. Amini, 22 anni, studentessa curdo-iraniana, era stata fermata per aver indossato «in maniera non adeguata» l'hijab, il velo islamico, e il suo destino ha scatenato proteste durate mesi in tutto il Paese, sfidando l'autorità della Repubblica islamica. Una rivolta schiacciata nel sangue, con oltre 600 vittime e 20 mila arresti. La repressione non è mai finita.

L'ultimo video diffuso martedì notte mostra due ragazze adolescenti senza velo in una strada nel nord di Teheran. Si ferma un furgone della polizia e gli ufficiali saltano fuori, tirano con violenza le giovani dalla strada e le portano nel camioncino. Una delle due cerca di resistere, ma entrambe vengono infine prese.

Il video risale a giugno e in un'intervista la madre della ragazza di 14 anni, Nafas Haji Sharif, ha descritto di aver trovato la figlia in gravi condizioni fisiche al centro di detenzione.

«Gli ufficiali hanno sbattuto la sua testa contro un palo della luce e, dopo averla con la forza messa nel furgone, hanno continuato a picchiarla... Ho trovato mia figlia con il viso ammaccato, le labbra gonfie, il collo con i lividi, i vestiti strappati e riusciva a malapena a parlare» ha raccontato. «Aveva anche gli occhi chiusi per il pianto», ha infine proseguito.

Reza Shafakhah, l'avvocato che rappresenta le ragazze, ha scritto su X di aver informato il giudice che gli ufficiali non avevano basi legali per trattenerle. Il giudice ha risposto che non si trattava di un arresto, ma di un «invito alla stazione di polizia per scopi amministrativi». Shafakhah ha pubblicato la clip e ha affermato: «Il video qui sotto illustra come gli ufficiali emettono questi cosiddetti inviti». Anche Mohammad Aghazadeh, un giornalista, ha scritto su X che quanto accaduto non fa che «piantare i semi dell'odio che possono solo sfociare in ribellione e rabbia».

Le autorità iraniane hanno intensificato gli sforzi per far rispettare le rigide norme sull'hijab, il che ha portato ancora a un'ondata di repressioni violente contro le donne. L'applicazione del velo obbligatorio è stato un argomento significativo nei dibattiti elettorali per le presidenziali. Tutti i candidati hanno concordato sul fatto che la violenza non è un metodo appropriato per far rispettare le norme sull'hijab, ma sembra che non ci sia stato alcun cambiamento nella condotta degli ufficiali. Molti hanno anche chiesto al presidente Masoud Pezeshkian di onorare le promesse fatte in campagna elettorale.

Un utente su X ha

scritto: «Non avete il coraggio di attaccare Israele, ma avete il coraggio di attaccare una ragazza». La madre della giovane che è rimasta ferita durante l'arresto ha invece tuonato: «È ancora una bambina, questa è brutalità».

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