Coronavirus

Obiettivo 20 milioni. Per le terze dosi un gennaio di corsa. E 500mila al giorno ora non bastano più

Omicron cambia le carte in tavola e costringe ad accelerare la somministrazione delle terze dosi, unico vero scudo contro la variante più contagiosa che non trova barriere efficaci in chi si è vaccinato da più di cinque mesi

Obiettivo 20 milioni. Per le terze dosi un gennaio di corsa. E 500mila al giorno ora non bastano più

Omicron cambia le carte in tavola e costringe ad accelerare la somministrazione delle terze dosi, unico vero scudo contro la variante più contagiosa che non trova barriere efficaci in chi si è vaccinato da più di cinque mesi, visto che già dopo quattro l'immunità garantita dal siero comincia a calare. Di qui la necessità di fronteggiare l'avanzare di Omicron anticipando la terza iniezione a quattro mesi dalla seconda. Il via libera è stato già dato dall'ultima circolare del ministero della Salute e la nuova misura dovrebbe partire il 10 gennaio, anche se sarà il commissario Figliuolo a decidere la data esatta in base alle esigenze organizzative della campagna vaccinale.

Con l'anticipazione del booster, che a questo punto interessa tutti coloro che hanno completato il ciclo vaccinale primario ad agosto, entro febbraio dovrebbero arrivare almeno 20 milioni di prenotazioni per la terza dose, dunque 500mila somministrazioni al giorno non sono abbastanza, anche perché dal 1 febbraio la durata del green pass scende a sei mesi. Ma il rischio vero è che nei frigo degli hub non ci siano abbastanza fiale. Lo sprint impresso dal governo deve infatti tenere conto delle scorte attualmente disponibili e le consegne previste per il 2022. Al momento ci sono circa 5 milioni di vaccini, ma potrebbero esserci dei problemi di fornitura visto che il piano di approvvigionamento della struttura commissariale non aveva tenuto conto dell'accelerazione imposta alla campagna vaccinale dall'arrivo di Omicron. Al momento oltre il 55% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale ha ricevuto il booster, ma da oggi la terza inoculazione sarà estesa ai giovani tra i 16-17 anni e gli adolescenti fragili tra i 12-15. A queste categorie è stato riservato Pfizer, ha fatto sapere il commissario. Poi, alla luce delle disponibilità, Figliuolo sta organizzando il dispositivo per anticipare a 4 mesi la somministrazione delle terze dosi a favore di tutti coloro per i quali è raccomandato il booster, dando priorità ad anziani e fragili. La data di avvio dei richiami sarà comunicata dopo un confronto tecnico con le Regioni. Entro gennaio, inoltre, l'Aifa si pronuncerà sulla terza dose a tutti gli adolescenti dai 12 ai 15 anni. E dunque aumenterà ulteriormente la richiesta di vaccini. Ma Figliuolo, grazie al pressing esercitato sulle case farmaceutiche per evitare di rimanere a secco durante le feste, ha assicurato che la macchina organizzativa è pronta e che ci sono dosi per coprire il ritmo previsto fino alla fine del mese. A gennaio poi arriveranno altre fiale di Pfizer e Moderna e si supererà così l'impasse di questi giorni, con Pfizer che scarseggia e molti che rifiutano il booster eterologo, nonostante venga considerato più efficace. Il dibattito sulle terze dosi e su quelle che probabilmente verranno se, come sembra, sarà necessario ripetere il richiamo ogni anno per far fronte alle varianti, tiene banco anche in Europa, che si prepara all'eventuale necessità di fornire ai Paesi membri milioni di fiale. Pfizer, che nel 2021 ha fornito 3 miliardi di dosi, per il 2022 ne prevede altri 4. L'Ue può contare anche su una produzione mensile di oltre 300 milioni di dosi.

In Italia è stato superato il traguardo dei 100 milioni di somministrazioni e la macchina delle vaccinazioni non si è fermata neanche il giorno di Natale.

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