Coronavirus

Omicron arriva in Cina per posta: "Ora sanificare tutta la corrispondenza"

La variante individuata a Pechino, sotto accusa un pacco dal Canada. Le autorità: "Non ordinate niente dall'estero"

Omicron arriva in Cina per posta: "Ora sanificare tutta la corrispondenza"

Omicron arriva a Pechino dopo aver fatto la sua apparizione a Tianjin e a Meizhou, e la Cina, temendo una nuova Wuhan, ha deciso di mettere in atto misure draconiane per frenare la variante di Covid. Che abbia la forza di un raffreddore stagionale o di un virus letale, Xi Jinping vuole tutelare il Capodanno cinese (martedì 1° febbraio), le Olimpiadi invernali, che si svolgeranno a porte semichiuse, ma soprattutto la crescita economica che nel 2021 ha avuto una nuova impennata.

Risulta quantomeno bizzarra la causa, sostenuta dal ministero della Sanità, del primo contagio da Omicron nella capitale. La trasmissione sarebbe avvenuta infatti attraverso spedizioni internazionali. Secondo la ricostruzione fornita dal ministro Ma Xiaowei, la persona risultata positiva (che al momento accusa sintomi lievi) ha ricevuto un pacco lo scorso 11 gennaio spedito dal Canada, via Stati Uniti e Hong Kong, e non ha viaggiato nei 14 giorni precedenti la comparsa dei sintomi. Xiaowei sostiene che siano state rilevate tracce del virus sulla scatola. «Dal sequenziamento non emergono collegamenti con le infezioni accertate in passato a Pechino, o con quelle collegate alla variante Omicron in altre zone della Cina, mentre c'è un'elevata somiglianza con ceppi isolati in Nord America e a Singapore lo scorso dicembre», spiega il ministro. Per queste ragioni, in realtà tutte da verificare, la Cina ha invitato la popolazione a non comprare prodotti all'estero, a indossare i guanti e a non portare i pacchi in casa. «Se necessario - invita in uno spot l'emittente di stato CCTV - pulite il pacco con l'alcool, lavatevi le mani e comunque nel dubbio sanificate tutta la posta».

Come accennato, i Giochi olimpici, che inizieranno il prossimo 4 febbraio, così come le Paralimpiadi (in programma un mese dopo), saranno blindati. Gruppi di spettatori a invito e sospensione immediata di biglietti liberi per assistere alle gare e alle partite. È questa la decisione presa dal Comitato organizzatore in accordo con il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) che è già presente nella capitale cinese con una delegazione per allestire il grande evento a cinque cerchi. Al momento gli organizzatori non hanno definito quali e soprattutto quanti spettatori potranno essere presenti nelle sedi di gara, ma sicuramente nei palazzetti, dove si disputeranno le discipline su ghiaccio, il numero sarà molto limitato rispetto ad eventi all'aperto. Si parla del 10% della capienza totale. Misure eccezionali saranno varate anche in vista del Capodanno cinese, che a quelle latitudini si chiama Festa di Primavera. Dal 1° al 15 febbraio i vaccinati in viaggio potranno spostarsi solo dopo un tampone negativo, e il servizio di treni, aerei e autobus verrà raddoppiato per consentire il distanziamento.

Nel frattempo, si torna a parlare delle origini del virus. Questa volta sono i servizi segreti di Seul, come riportava ieri la stampa coreana, a sostenere di avere la prova (uno scambio di mail tra virologi cinesi e americani) di una fuga accidentale dal laboratorio di Wuhan.

Il virus però sarebbe stato prodotto in Occidente e importato nella provincia di Hubei per essere studiato.

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