Oms: sigaretta elettronica dannosa come quella vera

Oms: sigaretta elettronica dannosa come quella vera

La sigaretta «salutista» che fa meno male alla salute? Resta, per il momento, una chimera. E, probabilmente, lo rimarrà per sempre. L'unico rimedio per salvarsi dal veleno del fumo resta uno solo: smettere di fumare. Almeno questo è il parere dell'Organizzazione mondiale della salute (Oms) secondo cui il presunto «minor danno delle sigaretta elettronica è solo un modo diverso delle aziende produttrici per rendere schiave le persone». Schiave, vincolate alla sostanza, dipendenti. Ed è quindi condanna delle e-cig, senza se e senza ma. Sono state un modo astuto per far cominciare i teenager, per non far smettere chi già fumava, senza alcuna riduzione del danno. Non ha dubbi, su una tematica che ha fatto molto discutere, Vera da Costa e Silva, del gruppo di controllo del tabacco dell'Oms, che interviene al congresso internazionale Iaslc sul tumore al polmone, in corso a Vienna.

«Una strategia delle multinazionali del tabacco - attacca Vera da Costa e Silva - negli anni Ottanta ci hanno provato con le sigarette light, che non hanno avuto alcun effetto sulla riduzione del rischio, ma sono state percepite come tali dai fumatori. E adesso sempre nuovi prodotti. Ma attenzione: devono essere regolati dalle leggi, per proteggere i consumatori. Non possiamo lasciarli in mano alle industrie del tabacco, il cui unico scopo è influenzare le leggi e finanziare studi a favore».

Con buona pace dell'ultima arrivata in casa Philip Morris, la sigaretta elettronica con tabacco, appena lanciata in Gran Bretagna e già in vendita anche in Italia. Tante sessioni, qui a Vienna, sui dispositivi elettronici e persino sulla cosiddetta waterpipe, il narghilè.

Perché in molte parti del mondo è diffusissimo, 45 per cento di prevalenza in molti paesi del Mediterraneo, ma anche il 17 in alcuni stati americani, insieme ad aromi di vario tipo approvati e dichiarati sicuri. «Per l'ingestione, però - precisa Alan Shihadeh, dell'università americana di Beirut - non per l'inalazione. Ed è tutt'altra cosa». Il dibattito continua. Restando quantomai «fumoso».

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