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Ondata di sbarchi: in 700 dalla Sicilia a Salerno

Amche minori e donne incinte di nazionalità siriana e senegalese. Smistati in tutte le regioni

Ondata di sbarchi: in 700 dalla Sicilia a Salerno

Salerno - L'emergenza immigrazione ha raggiunto livelli altissimi. Gli sbarchi continuano a ritmo serrato. Ieri mattina sono arrivati a Salerno 700 immigrati. La nave anfibia San Giusto li ha soccorsi nel Canale di Sicilia. Tra loro 93 minori e 18 donne incinte. Per alcuni è stato necessario il trasferimento in ospedale. Otto tra marocchini e tunisini sono stati respinti.

Sono in tutto 1.900 gli immigrati tratti in salvo nel week end di Ferragosto nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum. A tirare le somme la Marina militare, impegnata in prima linea con il supporto di motovedette delle Capitanerie di Porto e di navi mercantili. A Ferragosto è approdato a Reggio Calabria il pattugliatore Borsini con 212 immigrati e un cadavere, mentre sulla fregata Fasan, con tappa a Napoli, c'erano 1004 persone.

Dopo lo sbarco salernitano di ieri ne seguiranno altri nella città campana, come pure a Napoli e a Taranto. Il capo del dipartimento Libertà civili e immigrazione del ministero dell'Interno, il prefetto Mario Morcone, ha sottolineato che «tutti devono farsi carico dell'emergenza, perché città come Pozzallo, Trapani e altri territori siciliani sono di fatto stressati dall'enorme lavoro di accoglienza».

Il prefetto Morcone ha poi ribadito che è l'Europa tutta e non solo l'Italia a doversi fare carico di questa emergenza. I quasi 700 arrivati a Salerno sono dislocati per l'Italia. La Lombardia è destinata ad accoglierne 170, il Veneto 100 e la Toscana 50. Ne andranno 65 in Piemonte, 68 in Abruzzo, 30 in Liguria e 40 nelle Marche. E 87 resteranno in Campania. Il restante in altre strutture.

Tutto questo sbracciarsi mentre la Guardia costiera di Malta alla vigilia di Ferragosto spediva dritto al porto di Pozzallo un barcone con 279 immigrati, tra cui persino un neonato di 20 giorni. Maniere gentili – visto che i maltesi si sono premurati di rifocillare i passeggeri con acqua e biscotti – e poi due pattugliatori hanno monitorato l'imbarcazione fino a raggiungere le acque territoriali italiane.

Soltanto qualche ora prima erano stati trasferiti in pullman a Pozzallo per essere ospitati al Cpsa 250 immigrati approdati a Porto Empedocle, dove non c'era posto. La «spartizione» immigrati ha avuto inizio. Solo in Italia però.

L'Europa forse attende ottobre quando, al compimento del primo anno dell'operazione Mare Nostrum, dovrebbe finalmente esserci la tanto sospirata staffetta di responsabilità dall'Italia all'Europa, almeno secondo quando detto dal ministro dell'Interno Angelino Alfano a Lampedusa qualche giorno fa ringraziando le forze impegnate sul fronte immigrazione.

Forse l'Europa vuole fare il regalo di compleanno e nessuno lo sa.

La «spartizione» non riguarda solo le strutture d'accoglienza, ma pure gli sbarchi, che hanno finora interessato la Sicilia per l'81%, e che vengono adesso dirottati su per lo Stivale, spalmati tra i diversi porti per non fare invidia a nessuno.

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