Cronaca locale

Onde alte e maestrale non fermano le partenze. Affondano due barche: 29 persone disperse

Onde molto alte e vento di maestrale fortissimo. Le condizioni meteo-marine sono proibitive, ma i migranti lasciano ugualmente le coste di Sfax diretti a Lampedusa

Onde alte e maestrale non fermano le partenze. Affondano due barche: 29 persone disperse

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Onde alte e maestrale non fermano le partenze. Affondano due barche: 29 persone disperse

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Onde molto alte e vento di maestrale fortissimo. Le condizioni meteo-marine sono proibitive, ma i migranti lasciano ugualmente le coste di Sfax diretti a Lampedusa. In 29 non ce l'hanno fatta. Le due imbarcazioni su cui viaggiavano, sferzate da onde e vento, sabato sono colate a picco. Solo in 57 sono riusciti a non farsi sopraffare dal mare, appesi alla speranza di venire salvati. E i soccorritori sono arrivati. Dopo le ricerche della capitaneria di porto e degli elicotteri della guardia di finanza e di Frontex, sabato gli uomini della guardia costiera, già provati dai continui interventi di soccorso dei migranti in mare, sono riusciti a salvare i superstiti.

Dei 57, dieci sono donne. Tutti sono sotto shock per avere visto la morte con gli occhi e i loro compagni di viaggio inghiottiti dal mare. Sono anche stati recuperati i corpi di una donna e di un bimbo di 1 anno e mezzo della Costa d'Avorio. Sulla tragedia è al lavoro la squadra mobile di Agrigento per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Al momento si sa che su un natante c'erano 48 migranti, 45 dei quali sono stati tratti in salvo e 3 sono dispersi, e sull'altra imbarcazione c'erano 42 passeggeri, 14 dei quali sono stati recuperati, due senza vita. Sono invece tutti salvi i 34 migranti che venerdì sera, dopo un giorno di navigazione iniziata a Sfax, in Tunisia, avevano urtato con il loro barchino la scogliera di Capo Ponente, a Lampedusa, restando bloccati sugli scogli. Le operazioni di recupero sono state difficili per via del forte vento e delle cattive condizioni del mare che hanno impedito alla guardia costiera di avvicinarsi se non per rifornire i migranti di viveri. Ieri l'intervento del soccorso alpino e speleologico siciliano con l'82esimo Csar dell'Aeronautica militare e i vigili del fuoco «VF 145» in servizio al reparto Volo di Catania. I tecnici del Sass e dell'Aeronautica e i vigili del fuoco si sono calati col verricello e hanno portato via, uno ad uno, tutti i migranti che sono stati condotti all'aeroporto di Lampedusa. A coordinare le operazioni di salvataggio è stata la questura di Agrigento, con il vice questore Cesare Castelli sul posto. Tre donne sono state portate al pronto soccorso, ma non sono gravi, gli altri, dopo un primo triage sanitario, sono stati accompagnati all'hotspot di Lampedusa che sta registrando la media di mille arrivi al giorno, con picchi, come quello di venerdì, di 1.677 sbarcati.

Le cattive condizioni del mare non hanno consentito in questi giorni i trasferimenti per alleggerire la struttura. I 34 migranti salvati dalla scogliera sono originari di Camerun, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Mali, Nigeria e Guinea. Stanno bene i 194 migranti sbarcati a Brindisi dalla Ong Open Arms. Tra loro 59 minori e donne incinte. Sono originari di Eritrea, Egitto, Etiopia, Camerun, Senegal e Mali. Sbarchi anche a Santa Maria di Leuca, dove in genere approdano barche a vela che salpano dalla Turchia. Come quella che è stata intercettata nella notte tra sabato e domenica con un'ottantina di migranti. Anche in questo caso le operazioni di soccorso sono state rese difficili dalle cattive condizioni meteo-marine. Solo pochi giorni fa, il 25 luglio, 49 migranti sono approdati nella località Ciardo, a Santa Maria di Leuca, e due giorni dopo sulle coste lucane sono approdati in 129. Hanno percorso la rotta turca anche gli 82 migranti giunti sabato a Crotone, intercettati dalle nostre forze a 60 miglia al largo di Capo Rizzuto. Alarm Phone informa di due barche soccorse con 63 migranti che sono stati fatti sbarcare a Catania e a Malta.

«Non sappiamo il destino di altre 3 barche dalla Libia e 18 dalla Tunisia», aggiunge il centralino per i migranti nel Mediterraneo che, nel periodo che va dal 1 gennaio al 30 giugno 2023, è stato contattato da 539 barche.

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