Il rifuto di Matteo Salvini di far sbarcare i 300 migranti a bordo della ong spagnola Proactiva Open Arms ha aperto (di nuovo) il dibattito sul tema dell'immigrazione.
Eppure Matteo Salvini, fin dai primi giorni della nascita del governo giallo verde, era stato chiaro: "I porti italiani restano chiusi". Ora, dopo il caso della nave Diciotti, è la nave Open Arms a infiammare gli animi. Dopo il rifiuto di Malta e Italia, infatti, la ong sta cercando un porto. Ma l'Italia non ha nessuna intenzione di cedere. Salvini questa mattina lo ha detto senza dubbi: "La nave Open Arms, di ong spagnola con bandiera spagnola, ha raccolto 300 immigrati e ha chiesto un porto italiano per farli sbarcare, dopo che Malta (dopo aver fatto giustamente sbarcare una donna e un bambino) ha detto di no. La mia risposta è chiara: i porti italiani sono chiusi! Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita".
Così, puntuali come un orologio scizzero arrivano i soliti attacchi (e insulti) della sinistra buonista. Dopo Gino Strada che con Salvini non ci va troppo per la leggera, è la volta di Laura Boldrini. Negando alla nave della ong Open Arms l'attracco nei porti italiani, Salvini si comporta "in modo sprezzante nei giorni che precedono il Natale e dimentica non solo i valori della Costituzione ma anche quelli del Vangelo, che si permette di strumentalizzare all'occorrenza".
Finita qui la morale? Macché."Salvini può dimostrare davanti al Paese di fare qualcosa ma in verità dimostra solo la sua impotenza, visto che non è riuscito a ottenere alcun risultato - aggiunge Laura Boldrini -. E lo fa ai danni dei più deboli, che in quel momento sono in una posizione di maggiore fragilità. Questa operazione è il miglior regalo di Natale possibile per Salvini perché può dimostrare di esistere".
E dopo aver sparato sentenze a destra e a manca, l'ex presidente della Camera passa ai giudizi più generali. "La mancata gestione del fenomeno migratorio - sostiene ancora - serve a Salvini per dimostrare che esiste. 600mila irregolari c'erano e ci sono ancora.
In più, con la decisione di togliere la protezione umanitaria ce ne saranno altri 140mila" ma, secondo Boldrini, "questo è voluto, a Salvini fa comodo il caos. Perché lui lavora con la paura, sfruttando un sentimento di allarme".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.