"Le Ong sono ambulanze". Le menzogne di Saviano sui migranti

L'affondo contro il governo Meloni e la celebrazione dell'operato delle Ong: "L'Italia accoglie sei volte in meno migranti della Germania"

"Le Ong sono ambulanze". Le menzogne di Saviano sui migranti

Ora le Ong sono ambulanze e l'Italia è un Paese che accoglie meno migranti della Germania: a snocciolare le sue personali statistiche per sparare a zero ancora una volta contro il governo è Roberto Saviano, ospite di "Che tempo che fa" su Rai3.

"Con l'arrivo di questo Governo mi aspettavo l'operazione di fermare le Ong", dichiara a Fazio lo scrittore, prima di fornire le sue "verità" sulla questione immigrazione, o meglio, prima di bollare come menzogne tutte le considerazioni che si allontanano dai suoi assiomi.

Le menzogne degli altri

"Mi preme ricordare che vengono dette sistematiche menzogne sulle Ong, sui rifugiati e sull'immigrazione", prosegue Saviano. "L'Italia accoglie sei volte in meno migranti della Germania. È una balla raccontare ‘battono bandiera tedesca, che li portino in Germania’. Devono circumnavigare l'Europa? C’è un’emergenza e le Ong sono ambulanze". Ambulanze pronte a far rotta solo verso le coste italiane, ma questo poco importa allo scrittore, secondo cui è una leggenda anche il fatto che le operazioni senza sosta nel Mediterraneo delle navi delle cosiddette "no profit" siamo un incentivo all'incremento delle partenze proprio per il fatto che i migranti conoscano ormai a menadito la prassi del "salvataggio". "È falso ed è stato dimostrato da diversi studi internazionali", sentenzia, pur non facendo riferimento ai fantomatici studi, "non è la presenza delle Ong o delle navi a far partire i barconi".

Altro errore di Piantedosi, secondo lo scrittore, "è dire che vanno fermate le Ong che agiscono non coordinate dallo Stato Italiano. È falso: le Ong sempre agiscono sul coordinamento della Guardia Costiera Italiana". "Le Ong sono delle ambulanze che portano le persone nei porti più sicuri e vicini", ribadisce ancora, "quindi non posso andare in Germania. In questo caso c’è una doppia colpa, perchè l’Europa si è mostrata disponibile ad accogliere e avere quote delle persone che stanno sbarcando".

Nessuna invasione

"Invito chi ascolta a non credere alla menzogna dell'invasione, a non credere alla menzogna della speculazione che tratta le Ong come se fossero dei trafficanti, che è un’aberrazione assoluta", dice Saviano rivolgendosi al pubblico presente e ai telespettatori di Rai3. "I trafficanti semmai sono la Guardia Costiera Libica, che ha preso centinaia di milioni dallo Stato italiano e fa partire i migranti se gli conviene o no".

Quanto a studiare un modo per aiutare gli extracomunitari nel proprio Paese per cercare di contenere le ondate migratorie, Saviano pone un veto assoluto. "Questi profughi non possono tornare a casa. Quando arrivano in Libia nella speranza di partire", prosegue lo scrittore, "vengono sequestrati. Vorrebbero tornare in Ghana, in Sudan, in Congo o in Nigeria, ma non è possibile perché vengono sequestrati e viene chiesta l'estorsione alle famiglie".

Per Saviano il video di Abdul Razaq sarebbe la prova delle torture effettuate nei centri libici. Secondo lo scrittore i video "vengono mandati ai parenti". "Proprio in questo caso poi i parenti l'hanno fatto avere a dei sacerdoti e volontari presenti sul territorio per chiedere aiuto", racconta al pubblico lo scrittore, "e vengono chiesti, in questo caso, 10.000€, una cifra immensa, come 2 generazioni di persone che lavorano, in genere si accontentano di 2.000 o 3.000 €".

Quindi nel momento in cui i soldi del "riscatto" ipotizzato da Saviano arrivano ai presunti estorsori, questi "lo imbarcano e quando arriverà in Italia il suo percorso primo sarà quello di guadagnare

soldi e mandarli alla famiglia che l'ha liberato". "Dunque questi ragazzi, quando si accorgono di essere sequestrati, vogliono tornare nelle loro città, ma vengono fermati e torturati", conclude Saviano.

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