Open Arms recidiva: fermo e multa dai 3 ai 10mila euro

L'Ong spagnola, dopo il blocco di agosto, sottoposta a un altro provvedimento. "La Meloni ci ostacola"

Open Arms recidiva: fermo e multa dai 3 ai 10mila euro
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Il fermo di agosto scorso non è bastato a Open Arms, che è stata sottoposta a un secondo provvedimento. L'Ong spagnola è sbarcata l'altro ieri a Marina di Carrara, portando con sé 176 migranti, salvati nell'arco di tre azioni. Risultato: multa dai 3 ai 10 mila euro e altro fermo amministrativo di venti giorni. Il tutto dopo sei ore d'interrogatorio al capitano e al capo missione. La violazione riguarda il decreto Ong del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: Open Arms non ha rispettato la norma che vieta i salvataggi multipli mentre sono in mare.

Un secondo dopo la notizia, scatta il piagnisteo dei progressisti nostrani e non solo. Il fondatore della Ong Oscar Camps rilancia via Twitter un post sul fermo di Marina di Carrara di Matteo Salvini, che ha plaudito, e attacca: «Anche tu ci hai bloccato e guarda com'è andata a finire. Buona fortuna per l'udienza di domani a Palermo». Gli uomini di Elly Schlein si compattano: «Il blocco della nave di soccorso Open Arms a Carrara è l'ennesimo scandalo di questo Governo. La Legge contro le Ong mette a rischio la vita migliaia di persone», si affretta a dichiarare Matteo Mauri, deputato Pd. I parlamentari toscani dem presentano un'interrogazione immediata. Su «X» giunge puntuale il supporto di Mediterranea Saving Humans, altra Ong: «Colpevoli di salvare vite umane. Le autorità italiane hanno posto sotto fermo amministrativo e multato la nave civile Open Arms, colpevole di aver soccorso 176 persone in 3 operazioni nel Mediterraneo centrale».

La stessa Open Arms tenta la controffensiva via social: «Riteniamo davvero inaccettabile dover subire un secondo fermo per aver fatto il nostro dovere, per aver cioè rispettato le convenzioni internazionali e il diritto del mare», fanno sapere. «Il governo di estrema destra di Meloni e Salvini - aggiungono da Open Arms - continua con la sua strategia di ostacolare il lavoro delle navi umanitarie». Parte anche una raccolta firme per consentire all'imbarcazione di tornare in mare. Dopo il primo fermo estivo, il Pd toscano ha promosso una donazione e una raccolta fondi per sostenere l'Ong spagnola. Forse questa volta procederanno allo stesso modo. Matteo Orfini ci mette anche una dose di drammaturgia: «Evidentemente il governo pensa che aver salvato più di cento persone tra cui 94 minori sia una colpa. Evidentemente quel gommone andava lasciato alla deriva. Perché di questo si tratta quando si criminalizzano le Ong». No, l'esecutivo ha vietato i salvataggi multipli, e queste sono le conseguenze. Tutto qua. La ratio del decreto Piantedosi è disincentivare le partenze, consentendo alle Ong di operare con un salvataggio per volta. Ma a sinistra continuano a non avere altra visione che accogliere chiunque arrivi sul nostro suolo nazionale.

La risposta alle accuse di «disumanità» arriva con Fabrizio Rossi, deputato di Fdi e coordinatore regionale del partito guidato dalla premier per la Toscana. «Alla sinistra che non fa che annunciare interrogazioni senza se senza ma, accusando il governo Meloni di non dimostrare umanità sulla vicenda delle sanzioni alla Ong Open Arms, rispondiamo con i fatti», premette. Poi i risultati che l'esecutivo sta conseguendo proprio in questi giorni: «L'accordo Ue, raggiunto con gli ambasciatori sul patto per le migrazioni, nel quale l'emendamento tedesco pro Ong è stato rivisto».

Due giorni fa, durante lo sbarco, uno dei migranti ha tentato la fuga dal porto ma è stato fermato dalle forze dell'ordine. Gli amministratori toscani del Pd, in questi mesi, si sono spesso lamentati dell'eccessivo afflusso di migranti nelle città da loro amministrate. Nel contempo i dem, anche in Toscana, vogliono i porti aperti.

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