Coronavirus

Opposizione divisa sullo stop: "Giusto", "No, è solo una follia"

Tajani (Fi): scelta razionale. La Lega va all'attacco

Opposizione divisa sullo stop: "Giusto", "No, è solo una follia"

C'è chi sì e c'è chi no. Il dpcm di Conte sulla chiusura (un'altra volta) delle discoteche, divide non solo maggioranza e opposizione, ma anche lo stesso centrodestra tra chi comprende le preoccupazioni del governo sulla ripresa dei contagi, e chi invece trova che prendersela solo con chi va a ballare, sia un palese controsenso.

Diciamo però che chi si schiera per i locali da ballo chiusi oggi, non li avrebbe ma fatti riaprire. E questo continuo sì e poi no dei ministri, in accordo con i presidenti di Regione, rende la storia al quanto grottesca.

E quindi abbiamo chi come Matteo Salvini parla di «follia»: «Questo governo è incapace di difendere i confini, la salute e i risparmi degli italiani e se la prende con i ragazzi che escono». E chi come Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, ritiene «comprensibile la decisione del governo: i contagi stanno aumentando, il virus va tenuto sotto controllo».

Licia Ronzulli, la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, ritiene questa decisione «indispensabile» anche se si tratta di una «severità differita dal momento che per mesi nulla si è fatto per contrastare comportamenti non solo pericolosi, ma anche vietati». Come Salvini anche Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e senatore di Fratelli d'Italia, pensa che la chiusura delle discoteche sia una sorta di «accanimento» contro i giovani «senza che vi sia una certificata esigenza clinica».

Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia, dà una versione meno tragica, appoggiando la scelta del ministero della Salute, che ritiene «razionale»: «È necessario utilizzare le mascherine e mantenere il distanziamento in ogni occasione». E c'è pure chi come Annagrazia Calabria, deputata di Forza Italia, manda i «complimenti a Speranza. Chiudere discoteche e i locali notturni è una scelta impopolare, ma di assoluto coraggio e responsabilità».

La senatrice di Fratelli d'Italia Daniela Santanchè, invece, ballando sulle note di «Paradise» al Twiga di Forte dei Marmi, di cui è socia, si mette di traverso e dice che lei non chiuderà: «Volevano trovare un perfetto capro espiatorio simbolico. Ed ecco le discoteche. Una misura diversiva, un provvedimento acchiappa-voti che non c'entra con l'aumento dei contagi, c'è solo una limitazione delle libertà».

Infine una sequela di commenti a fiume. Andrea Ruggieri, deputato di Forza Italia, invita il governo a prendersela «con la dittatura comunista cinese che ha infettato il mondo, non con i ragazzi».

«Se davvero c'è il rischio di una nuova emergenza sanitaria, dopo le discoteche il governo chiuda anche i confini all'immigrazione clandestina», il pensiero della presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini. Tutto chiaro, no?

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