RomaSergio Mattarella alla prova degli «aventiniani». Neppure il tempo di godersi gli applausi dell'aula di Montecitorio, gli onori dell'insediamento e i titoli dei giornali per il viaggio «low cost» in Sicilia che si comincia a fare sul serio.
È una settimana durissima quella che attende il nuovo presidente. Il primo test politico sarà l'incontro con gli «aventiniani», prima vera presa di contatto con i gruppi parlamentari. Mattarella riceverà i capigruppo dei partiti d'opposizione che ne faranno richiesta dopo i durissimi scontri parlamentari sulle riforme costituzionali. Oggi in udienza al Quirinale ci saranno i rappresentanti di Forza Italia e Sel. Il presidente dei deputati azzurri Renato Brunetta si recherà al Colle alle 10 mentre alle 11 sarà la volta della delegazione Sel con il capogruppo, Arturo Scotto. Per quanto riguarda il Movimento 5 stelle non si esclude che l'appuntamento venga fissato nell'arco di questa settimana.
La posizione di Forza Italia ricalcherà il leit-motiv più volte espresso in questi giorni. Brunetta ha parlato ieri mattina telefonicamente con Berlusconi e concordato la linea. Il capogruppo forzista presenterà al capo dello Stato un documento ufficiale sul processo riformatore, molto articolato, a difesa dello spirito della Costituzione e delle prerogative del Parlamento. Il messaggio è che Renzi non può pensare di cambiare la Carta dello Stato e fare tutto da solo. Naturalmente negli umori politici di Forza Italia non è passata inosservata l'eliminazione delle soglie di non punibilità del falso in bilancio, contenuta in un emendamento presentato ieri sera dal governo. Iniziativa che difficilmente può non essere percepita come uno sgarbo e un provvedimento «ad-personam» contro Berlusconi. Con Mattarella, però, si parlerà solo di riforme e dell'atteggiamento del «prendere o lasciare» sposato dal premier. Tanto più che la maggioranza a sostegno del governo è risultata di una consistenza media di circa 308 voti a favore. Quando accadde a Berlusconi quest'ultimo rimise il suo mandato nelle mani del capo dello Stato. Brunetta a Mattarella ribadirà anche che senza un cambio di rotta Forza Italia potrebbe continuare nell'Aventino parlamentare.
Realisticamente Berlusconi e i massimi dirigenti del partito non si aspettano gesti eclatanti da parte di un presidente neo-eletto. Ci si augura però che arrivi almeno un appello alla massima condivisione delle riforme e si abbia il coraggio di sollevare perplessità su quello che dentro Fi chiamano «bullismo istituzionale». Mattarella sarà oggi all'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede nella ricorrenza dei Patti Lateranensi per una prima presa di contatto con le gerarchie vaticane. Le vere spine saranno però le misure che Renzi presenterà venerdì in Consiglio dei ministri - tra cui la modifica del nuovo regime sulle partite Iva - di cui il massimo inquilino del Colle dovrà verificare la copertura.
Poi si aprirà la grande incognita del dossier-Libia. Un vero e proprio battesimo del fuoco per il massimo inquilino del Colle che attende le comunicazioni del governo al Parlamento per una valutazione e un probabile incontro ad hoc con il presidente del Consiglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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