Elezioni Comunali 2017

Ora il centrodestra unito sorpassa il centrosinistra

I dati definitivi delle amministrative danno il centrodestra in crescita del 7,2%. Il centrosinistra cala, invece, del 3,5%

Ora il centrodestra unito sorpassa il centrosinistra

Numeri alla mano, il centrodestra si è imposto alle elezioni comunali. A fare l'analisi definitiva del voto di domenica scorsa è stato Federico Fornaro, senatore di Articolo 1-Mdp. Secondo i dati pubblicati oggi, appare chiaro come il Movimento 5 Stelle sia letteralmente scomparso dalle preferenze degli italiani. Il grosso dei voti se lo sono spartiti il centrodestra e il centrosinistra. Lo scarto tra le due coalizioni è solo dello 0,5%, ma mentre il centrodestra è cresciuto del 7,2%, il centrosinistra è calato del 3,5%.

A guardare i dati delle amministrative Matteo Renzi non può stare certo sereno. All'appello dei 25 Comuni capoluogo di provincia manca solo un seggio nel comune di Catanzaro, mentre, rispetto ai primi dati, ad Asti al ballottaggio andrà il Movimento 5 Stelle e non il Pd. L'analisi di Fornaro, insomma, è praticamente delineata. "I dati definitivi confermano il sorpasso del centrodestra ai danni del centrosinistra", spiega il senatore di Articolo 1-MDP. "Nei 25 Comuni capoluogo, infatti, i candidati sindaco del centrodestra hanno ottenuto il 33,5% dei voti contro il 33% della coalizione di centrosinistra". Il Movimento 5 Stelle si è, invece, fermato all'11,0%. "Rispetto alle precedenti elezioni comunali - continua nell'analisi - il centrodestra cresce del 7,2%, mentre il centrosinistra cala del 3,5% e i candidati sindaco del M5S aumentano i consensi del 2,9%, + 1,64% non considerando i comuni dove nel 2012 non erano presenti".

Un ultimo dato preso in considerazione da Fornaro, esperto di analisi dei dati elettorali, isola i voti dati al solo candidato sindaco di tutti gli schieramenti: 7,2% nel 2017 rispetto al 4,3% delle precedenti consultazioni. "L'indice di bipolarismo, centrosinistra più centrodestra - spiega - cresce di 3,6 punti percentuali, dal 62,9% al 66,5% del 2017, in misura minore di quello che era apparso nelle prime analisi post voto".

"C'è quindi più di un motivo di preoccupazione per un centrosinistra che arretra ed è salvato dal risultato di Orlando a Palermo - conclude - senza il suo exploit, infatti, il centrosinistra avrebbe segnato una sonora sconfitta".

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