Ormai non è più un mistero. Giuseppe Conte è rimasto folgorato dal professor Alessandro Orsini. La prova arriva dalle pagine di Repubblica che, oggi, rende noto un incontro avvenuto tra i due all'inizio della scorsa settimana.
"Parlaci, ha idee interessanti, assai diverse dal mainstream, che potrebbero tornarti utili", sarebbero stati i consigli che Conte avrebbe ricevuto dai suoi stretti collaboratori. Orsini, direttore dell'Osservatorio sulla sicurezza internazionale della Luiss, si è ormai accreditato nei talk show come megafono delle posizioni filo-russe e fortemente critiche verso la Nato e gli Stati Uniti. Il premier Mario Draghi e il Pd sono i bersagli preferiti di Orsini in quanto colpevoli di non adoperarsi abbastanza per una soluzione pacifica. Musica per le orecchie di Conte che, circa dieci giorni fa, in un incontro a porte chiuse, lontano da occhi indiscreti, si sarebbe sbilanciato in un complimento alquanto ardito. "Caro professore io apprezzo molto il suo pensiero laterale", sarebbero state le parole proferite dal leader del Movimento che si è detto persino disposto a candidarlo alle prossime elezioni Politiche. Una proposta che, stando a quanto riporta Repubblica, non sarebbe stata respinta dal diretto interessato.
Orsini, già nel corso del programma Non è l'arena su La7, aveva bollato come "una bufala gigantesca" l'idea di entrare in politica. "Una mossa per screditarmi e suggerire il secondo fine di entrare in Parlamento", aveva detto riferendosi a un articolo del Foglio in cui già si ipotizzava una sua discesa in campo con i pentastellati. Ora sono i grillini a smentire "categoricamente" l'incontro tra il professore della Luiss e 'l'avvocato del popolo'. E, a tal proposito, in mattinata, arriva la smentita dello stesso Giuseppe Conte: "Non ho mai incontrato, mai parlato con Orsini, mai espresso valutazioni sul professor Orsini, che non conosco. Non scriviamo falsità. Non si è mai parlato di una sua candidatura". Meglio non compromettere i già tesi rapporti tra M5S e Pd, sempre più fragili anche a causa dell'irrisolto "caso Petrocelli" su cui Conte è espresso chiaramente a favore della decadenza dell'ormai ex grillino dalla carica di presidente della commissione Esteri del Senato.
Un grillino di primo piano, però, ha confermato ai cronisti di Repubblica, che l'incontro tra Conte e Orsini ci sia effettivamente stato e che la smentita era d'obbligo. "Non potevano fare altrimenti, i tempi non sono ancora maturi", dice alimentando ancor di più i sospetti su quel che ormai si può proprio definire un giallo a tutti gli effetti. Una parte consistente del Movimento, infatti, non approva 'la svolta pacifista' di Conte e ritiene che questa linea ambigua non solo possa mettere in difficoltà il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio, ma che risulti fallimentare anche dal punto di vista elettorale.
Ieri, infine, il sottosegretario alla Salute Pier Paolo Sileri si è esposto pubblicamente contro Orsini: "Ci sono alcune stravaganze nelle cose che dice e nel modo in cui le dice". E ancora: "Quando si parla di guerra bisogna attenersi all'obiettività".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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