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Ora Conte si mette a fare il premier ombra

Il leader dei 5 Stelle incontra i sindacati nonostante ieri li abbia ricevuti Draghi, l'unico titolato a trattare a nome del governo

Ora Conte si mette a fare il premier ombra

Non c’è dubbio, Giuseppe Conte è in cerca di notorietà. Un po’ come gli attori di secondo ordine o, peggio, come le comparse. E oggi Conte la sua posa l’ha fatta. Il leader in pectore del Movimento 5 Stelle ha incontrato i sindacati, nonostante ieri li abbia ricevuti Mario Draghi. L’unico titolato, senza paura di smentita, a trattare a nome del suo governo.

"Ora si è messo a fare il premier ombra?" è il commento di alcuni senatori tra i corridoi ovattati del Palazzo. "Non si rassegna all’idea di aver lasciato Palazzo Chigi". Aggiungono. Per molti la riunione nella sala blu di Palazzo Madama con Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri è uno sgarbo istituzionale. Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra declina l’invito, al suo posto il sindacalista Ignazio Ganga. "Non c’è dubbio, è una mossa politica per cercare di mettere in ombra il Pd e andare contro le decisioni di Draghi". Commenta un senatore.

Rocco Casalino non si sbilancia e preferisce non dare informazioni. Un paradosso per chi, come lui, si occupa dei rapporti con la stampa. "Ma che senso ha questo incontro a poche ore dalla chiusura della legge di bilancio". Si chiedono i senatori impegnati fino all’alba per trovare un accordo con i partiti di maggioranza. Una domanda alla quale Conte ha preferito non rispondere. Dopo un "post" su Twitter con tanto di foto social "Per il Movimento 5 Stelle il confronto è il sale della democrazia…", il leader del Movimento ha rilasciato un commento veloce e banale ai giornalisti al civico 2 di via degli Stradivari. “Il Movimento 5 stelle ha una finestra sempre aperta per il confronto con le associazioni sindacali e con le parti sociali", ha detto Conte. "Abbiamo parlato dela necessità di intervenire in Europa per la revisione del patto di stabilità e crescita, per garantirci anche in futuro politiche espansive, abbiamo ragionato del contrasto al precariato che colpisce donne e giovani e abbiamo condiviso un accordo di consultazione permanente per contrastare l'evasione fiscale".

Un incontro fiume durato molto di più dell’incontro con il presidente Draghi e a Palazzo Chigi sembrano non aver gradito molto. "A differenza del governo precedente il confronto questa volta è avvenuto a decisioni già prese". Avrebbe sottolineato il segretario della Cgil Landini nel corso dell'incontro arruffianandosi Conte. Per il segretario generale della Uil Bombardieri l’incontro ha senso, eccome: "Sì, la manovra è rimasta invariata su alcuni aspetti, su altri è in corso una discussione. Ad esempio sulla possibilità per i lavoratori in Ape sociale di andare in pensione prima. È un confronto che continueremo a fare fino all'ultimo secondo. Se pensiamo che tutto quello che è avvenuto nell'ambito della sanità pubblica e dell'organizzazione del lavoro non abbia senso, allora forse questo incontro di oggi non ha senso.

Se invece pensiamo che questo Paese va ricostruito, approfondire questi temi sarebbe giusto".

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