Speranza "minaccia" la stretta: "Evitare il lockdown? Dipende"

IIl ministro Roberto Speranza, in diretta a Di Martedì, ventila l'ipotesi di un nuovo lockdown e annuncia una nuova ordinanza ministeriale

Speranza "minaccia" la stretta: "Evitare il lockdown? Dipende"

Una nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza: questo è quello che gli italiani hanno necessità di attendere per le prossime ore. Il capo di Dicastero ha annunciato la novità, sottolineando di essere pronto a prendersi le responsabilità che gli spettano in merito all'atto che sta per essere pubblicato. L'attesa da parte dell'intera popolazione, insomma, è più che giustificata. Anche perché questo genere di provvedimenti rischiano d'inficiare sulla quotidianità di ognuno di noi. Il Sars-Cov2 è uno spettro che continua ad agitare i sonni di tutti i popoli del mondo. E il governo giallorosso italiano sembra pronto ad un'ulteriore nuova stretta.

Speranza, che era collegato con Di Martedì, la trasmissione condotta da Giovanni Floris che va in onda su La7, non ha dato troppe informazioni sul contenuto della prossima ordinanza ministeriale: "La situazione è molto seria. Bisogna dire fino in fondo come stanno le cose - ha dichiarato, secondo quanto ripercorso pure dall'Agi - . Abbiamo bisogno di uno sforzo in più da parte di ciascuno. C'è bisogno di alzare il livello di attenzione, ridurre le occasioni di contagio". Possibile dunque che le nuove direttive prevedano nuove chiusure. Questa, almeno, è la sensazione che circola in questi momenti. Ma bisognerà leggere il testo completo per comprendere fino in fondo l'entità delle rinnovate disposizioni approvate dall'esponente dell'esecutivo presieduto dal premier Giuseppe Conte: "L'estate serena e tranquilla è finita, siamo tornati all'attenzione di marzo e abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti", ha aggiunto il ministro. La parola che nessuno ha il coraggio di pronunciare sembra essere una: lockdown.

Speranza è intervenuto anche su questo argomento, specificando come quella soluzione, dal suo punto di vista, debba e possa ancora essere evitata: "Lavoriamo giorno e notte per evitare un nuovo lockdown, ma l'esito non è scontato. Dipende da quello che riusciremo a fare nelle prossime settimane. Oggi abbiamo ancora un margine, abbiamo la possibilità di piegare la curva senza misure piu drastiche. Ci stiamo provando, altrimenti avremmo già assunto misure più dure. Dipende dal governo, dalle Regioni e dal comportamento dei cittadini", ha fatto sapere il ministro, che dunque non esclude del tutto nuove misure di quarantena collettiva per il Belpaese. La curva - com'è noto - può comportarsi in maniera diversa a seconda della singola realtà circoscritta a livello territoriale, e per Roberto Speranza è "giustissimo che nei territori dove c'è maggiore difficoltà si possano, anzi si debbano assumere decisioni più dure, con misure specifiche tarate su ogni singolo territorio". Decisioni più dure alla stregua magari di lockdown localizzati.

L'indicazione principale è quella che è già stata rivolta pure da altri leader politici del nostro contesto istituzionale: "C'è bisogno nelle prossime ore di ridurre le occasioni di contagio, evitare uscite, spostamenti non necessari, e significa anche stare a casa il più possibile. Dobbiamo capire - ha continuato l'esponente del governo Conte - che ci sono attività essenziali che è giusto continuare e attività che ciascuno di noi può ritenere oggi meno indispensabili. Queste è giusto provare a rinviarle, per evitare che il contagio possa crescere nelle prossime settimane". Bisognerebbe dunque selezionare le occasioni e le attività di cui essere protagonisti.

Speranza sembra aver perso alcune delle battaglie interne all'esecutivo tra quelle relative alle misure da prendere in tempi rapidi per contrastare la diffusione della patologia da nuovo coronavirus.

Una su tutte: Speranza non sarebbe riuscito ad imporre controlli casalinghi. Ma ora il ministro ha rilanciato: è uno dei primi esponenti dell'esecutivo a non escludere del tutto l'eventualità di una nuova quarantena nazionale. Con tutto quello che ne conseguirebbe in termini economico-sociali.

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