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Il Pd "scarica" Biden: sulla guerra preferisce la linea di Macron

La querelle Biden-Macron sulle parole riservate dal presidente Usa a Putin agita le acque nel Pd, che propende per la linea dell'inquilino dell'Eliseo. Cosa dicono al Nazareno

Il Pd "scarica" Biden: sulla guerra preferisce la linea di Macron

Come sta reagendo il Partito Democratico alla crepa apertasi ieri, peraltro in campo internazionale, nella medesima area politica? Joe Biden è il presidente Dem degli Stati Uniti - quello che è riuscito, partendo da sinistra, a battere lo stigmatizzato Donald Trump - ma Emmanuel Macron è il leader a cui guarda una parte del Partito Democratico come ispirazione (e magari pure come schema per le prossime politiche italiane).

Lo scambio indiretto di considerazioni sul trattamento da riservare a Vladimir Putin rispetto alla guerra in Ucraina interessa i due vertici geopolitici mondiali, che si sono divisi sul tema, ma anche il Nazareno, da parte sua, è chiamato ad una sorta di scelta. Si tratta di stile politico e di toni comunicativi, almeno per ora, ma il Pd non può fare finta di niente.

Anche perché Biden e Macron rischiano, in prospettiva, di rappresentare orientamenti in parte distinti. L'inquilino dell'Eliseo ha detto a France3 che non avrebbe usato il termine "animale" per riferisi a lo "Zar". Una presa di distanza tutta europea dai termini scelti da Joe Biden. Il presidente degli Stati Uniti, attraverso la Casa Bianca, ha poi corretto il tiro sulla parte in cui veniva ventilato un "cambio di potere" nel sistema politico russo.

Il Pd, in specie l'area occupata da Base riformista, si schiera apertis verbis con Macron, che nel frattempo è anche impegnato sul fronte della campagna elettorale per le presidenziali. La senatrice ed ex ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli non ha dubbi: "Ha ragione Macron. Non si possono usare parole così "improprie" da parte del presidente Biden", dice al Giornale.it. Sulla stessa scia anche il senatore Andrea Marcucci che ci fa sapere di pensarla come il presidente della Repubblica francese sul punto.

Se è vero che Macron si candida a fondare il cosiddetto "sovranismo europeo", alcuni Dem pensano che pure il Pd debba partecipare a quella nascita. E il correntone di Base riformista, che da sempre guarda più ad En Marche!, come modello ed interlocutore, che al populismo di sinistra alla MoVimento 5 Stelle, si schiera compatto al fianco del transalpino.

Un'altra parlamentare, ossia Enza Bruno Bossio, ne parla in modo ancor più cristallino: "Io credo che noi dobbiamo diendere l'Europa unita, non il Patto atlantico. Un'Europa che diventi autonoma sulla Difesa e sulla sicurezza. Dunque sono con Macron", sintetizza.

A gettare acqua sul fuoco ci pensa invece il senatore Gianni Pittella: "Il presidente Biden - afferma al Giornale.it - parlava a braccio davanti a profughi ucraini ed a una folla di polacchi spintamente antirussa e dunque ha usato un registro un po' comiziale. il suo segretario di Stato Blinken, piuttosto che Macron e altri leader europei, si sono giustamente affrettati ad ammorbidire i toni e a tornare a un registro più diplomatico che apra alla trattativa. Dunque nessuna divaricazione politica, solo registri differenti", chiosa il parlamentare Dem.

Sarà ma oggi, dopo le uscite di Biden, nel Pd è tutto un fuggi-fuggi di approvazioni per i distinguo sottolineati dal presidente francese.

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