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Spunta il nome della Merkel come "inviato speciale"

Andrey Kortunov, direttore del Consiglio russo per gli Affari internazionali, ha aperto alla Merkel come mediatore. Se l'idea di Renzi prende piede

Spunta il nome della Merkel come "inviato speciale"

Una proposta concreta che anche la parte russa del conflitto sembra disposta a prendere in considerazione: Andrey Kortunov, direttore del Consiglio russo per gli Affari internazionali, ha aperto al Tg1 ad Angela Merkel come mediatore.

Intervistato in merito alla guerra russo-ucraina da Francesco Giorgino, Kortunov ha definito il mancato fallimento dei negoziati "una cosa buona", sottolineando pure come le trattative siano destinate ad andare avanti nei prossimi giorni: "Questo è un segno positivo - ha fatto presente - sebbene non sia peraltro una garanzia cge su raggiunga una soluzione". E ancora: "Credo che una mediazione potrebbe essere utile, in specie se questa parte terza (il mediatore, ndr) sia rispettata e conosciuta dalle due parti e che sia a conoscenza della storia delle relazioni tra la Russia e l'Ucraina. Forse uno degli ex leader europei, il Cancelliere Angela Merkel, potrebbe svolgere questo ruolo molto efficientemente", ha conncluso Andrey Kortunov.

L'idea era iniziata a circolare in Italia sin dal giorno precedente alla relazione in Senato del premier Mario Draghi, ossia in contemporanea con l'esplosione del conflitto. Era stato il leader d'Italia Viva Matteo Renzi a proporre la Merkel per un un ruolo di "inviato speciale" in grado di parlare tanto per l'Unione europea quanto per la NATO. L'ex premier aveva poi ribadito la sua proposta nel corso della seduta svoltasi a Palazzo Madama. "Putin ha in testa un disegno per il futuro, c'è l'idea di cambiare l'ordine mondiale. Se non partiamo di qua non cogliamo la gravità della situazione", aveva fatto presente l'ex presidente del Consiglio nel corso del suo intervento, rimarcando la necessità che NATO ed Unione europea si esprimano all'unisono, e magari proprio attraverso la voce dell'ex Bundeskanzlerin.

Medesimo ragionamento che Renzi ha presentato nella sua ultima Enews: "Le sanzioni sono giuste doverose e necessarie, ma non sono sufficienti: serve anche la politica. Io continuo a pensare che UE e NATO debbano muoversi con un solo nome al tavolo. E continuo a pensare che il nome debba essere quello di Angela Merkel. Mi sembra assurdo che l'Europa e la comunità occidentale lascino in panchina colei che potrebbe risolvere la partita", ha scritto.

E infatti uno degli esponenti d'Italia Viva, il sottosegretario al ministero dell'Interno Ivan Scalfarotto, ha subito postato via social quanto segue: "Andrey Kortunov, direttore del consiglio russo per gli affari internazionali, propone che i negoziati fra Russia e Ucraina siano condotti da una parte terza, suggerendo il nome di Angela Merkel. Una proposta che Matteo Renzi ha fatto fin da subito: occorre riportare la pace e nessuna figura potrebbe essere più adeguata come mediatrice della ex cancelliera tedesca".

La politica rivendica ancora di poter dire la sua in merito agli sconvolgimenti globali.

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