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"I grillini nell'iperuranio". Ora si accende lo scontro sull'ambiente

M5S nel caos dopo le parole di Conte contro Cingolani. E Forza Italia attacca: "Populisti e pressapochisti"

"I grillini nell'iperuranio". Ora si accende lo scontro sull'ambiente

Fare facile ideologia sul nucleare e sull'ambiente sta diventando una priorità quotidiana per Giuseppe Conte ed i grillini. Gli stessi che vorrebbero porre un freno a qualunque ipotesi riguardi quel particolare e dibattuto tipo di energia.

Il ministro Roberto Cingolani, dopo aver attaccato l'ambientalismo radical chic, il tutto attraverso un intervento pronunciato alla scuola di formazione renziana, ha dovuto incontrare l'ex presidente del Consiglio, che era intenzionato a chiarire l'accaduto ed il contenuto delle dichiarazioni del capo di Dicastero. Del resto, il MoVimento 5 Stelle ha fatto di una certo modo di concepire l'ambientalismo un paradigma senza soluzione di continuità. E quanto dichiarato da Cingolani è stato sottoposto a fuoco di fila.

Ieri è stata la giornata del confronto, con l'ex presidente del Consiglio giallorosso e gialloverde che ha voluto precisare il risultato raggiunto con il summit: "Con Cingolani - ha fatto presente il vertice pentastellato - abbiamo affrontato il tema del nucleare e abbiamo avuto garanzie che l'Italia non abbraccerà l'energia atomica. Quindi no al nucleare - ha aggiunto Giuseppe Conte - perché è questa la scelta fatta dagli italiani con il referendum, ed è questa la sensibilità politica che esprime il M5S. L'energia atomica più costa moltissimo e non avrebbe senso in questo momento orientarsi verso una politica a favore del nucleare".

A dire il vero, il ministro della Transizione ecologica aveva sì aperto al nucleare, come premesso da ospite di "Meritare l'Europa", ma a quello di quarta generazione, rimarcando peraltro come fosse necessario evitare di cadere in facili ideologismi ambientalisti. Un appunto: quel tipo di nucleare - come sottolineato sempre da Cingolani all'epoca della polemica che è seguita alle parole dette a Ponte di Legno - ancora non c'è. Con ogni probabilità, se ne parlerà tra un quindicennio. Ma Conte, comunque stizzito per le frasi sugli ambientalisti radical chic, ha sentito l'esigenza di un chiarimento, che forse non aveva poi troppi motivi d'esistere.

La senatrice di Forza Italia Alessandra Gallone, vice presidente del gruppo di Fi e responsabile nazionale del dipartimento ambiente del partito guidato da Silvio Berlusconi, intervistata da IlGiornale.it, pensa che l'origine della polemica sollevata da Giuseppe Conte nei confronti delle parole del ministro Cingolani derivi "dall'atteggiamento di un M5S che vive nell’iperuranio e che affronta anche i temi dell’ambiente nella solita maniera populista e pressapochista". Insomma, è il luogo di residenza grillino, uno al di fuori della realtà, ad aver contribuito all'innesco.

Poi l'esponente di Fi prende le difese del vertice del Dicastero per la Transizione ecologica: "Il ministro Cingolani - ha aggiunto la Gallone - ha fatto un discorso realistico, ampiamente condivisibile, e lavora sin dall'inizio per rimuovere i pregiudizi su nuove fonti di energia che possono portare solo benessere ai cittadini e alle imprese, garantendo la sicurezza". Chi si schiera al di fuori del perimetro individuato da Cingolani, in sintesi, è fuori dal contesto che il pragmatismo richiede.

Forza Italia non ha dubbi sul da farsi in materia di ambiente ed energia: "Forza Italia è a favore delle nuove tecnologie, sostenibili, pulite e sicure, che ci rendano auto-sufficienti sul versante dell’approvvigionamento energetico - ha continuato la senatrice - . Scienziati e tecnici dell’Enea ci stanno già lavorando, con l’obiettivo di liberarci dalla dipendenza dal petrolio e dal carbone. Sarebbe una beffa - ha fatto presente la parlamentare - e un danno incalcolabile se cedessimo le nostre conoscenze a Paesi esteri, senza che in Italia si aprisse almeno sul tema un dibattito serio e documentato". E quando domandiamo alla Gallone se ritiene che esista un problema legato ai radical chi, la senatrice risponde che la questione attiene soprattutto alla "formazione" ed alla "informazione".

Anche perché si finisce in un doppio binario che esula dalla logica: "Dire "voglio tutelare l'ambiente ma sono contrario agli impianti" è insensato oltre che inutile - afferma infatti la senatrice, che poi insiste - . Lavoriamo insieme, agiamo concretamente, sosteniamo la ricerca, l'innovazione, la formazione strutturale, incentiviamo le riconversioni aziendali, le semplificazioni, agevoliamo la realizzazione di nuovi impianti di riciclo a impatto zero. Ricordiamoci ogni giorno che da qui e da noi passa il futuro delle nuove generazioni", chiosa.

Realismo, appunto: quello che i grillini per Fi non riescono proprio a perseguire.

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