Coronavirus

Riaprono le Rsa, ecco tutte le rigide regole

Sarà necessario essere in possesso della "green card" per far visita ai propri parenti. Anche la struttura avrà degli obblighi da rispettare

Riaprono le Rsa, ecco tutte le rigide regole

Dopo oltre un anno di interruzione possono finalmente riprendere le visite presso le Rsa: questo è quanto ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza tramite il proprio profilo Facebook.

"Ho appena firmato l'ordinanza che consentirà le visite in piena sicurezza in tutte le Rsa", spiega l'esponente di Articolo Uno."Ringrazio le Regioni e il Comitato Tecnico Scientifico che hanno lavorato in sintonia con il Ministero della Salute per conseguire questo importante risultato". Nonostante la notizia positiva, ricorda comunque il ministro, è bene procedere coi piedi di piombo ed evitare inutili rischi, mantenendo alto il livello di guardia. "È ancora necessario mantenere la massima attenzione e rispettare le regole e i protocolli previsti, ma condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari dopo la distanza indispensabile per proteggerli". Il provvedimento ha effetto immediato, e sarà valido fino al prossimo 30 luglio, tenendo comunque ben presenti una serie di limitazioni presenti nel documento adottato dalla Conferenza delle regioni ed integrato dal Comitato tecnico-scientifico.

Le norme per visitatori e strutture

Infatti la possibilità di accedere alle Rsa sarà concessa esclusivamente a chi è in possesso della cosiddetta "green card", ovvero a coloro i quali possono documentare di aver ricevuto il vaccino, di essere già guariti dal Covid-19 o di aver effettuato di recente un tampone molecolare. Oltre ad esibire la "green card", i visitatori dovranno altresì superare il controllo del termoscanner e quindi compilare un questionario sulle proprie condizioni di salute.

In questo processo di riapertura viene coinvolta direttamente anche la medesima struttura sanitaria, che deve essere in grado di garantire un accesso contingentato ai parenti dei propri pazienti, impegnandosi quindi a programmare le visite nell'arco della giornata così da evitare eventuali assembramenti. Non sarà inoltre possibile ricevere più di due visitatori a paziente, ad eccezione di casi particolari come care giver o situazioni di fin di vita. La Rsa dovrà inoltre conservare almeno per 14 giorni un registro degli accessi alla struttura.

Niente di nuovo per quanto concerne le norme generali da rispettare, a partire dall'igienizzazione delle mani fino ad arrivare all'uso obbligatorio di mascherine, almeno di tipo Fp2.

Il contatto fisico col paziente è permesso solo "in particolari condizioni di esigenze relazionali/affettive" ed unicamente nel caso in cui lo stesso abbia ricevuto il vaccino o superato l'infezione negli ultimi 6 mesi. È prevista anche la possibilità di rientro in famiglia, ma questa richiede che "una specifica regolamentazione da parte delle direzioni sanitarie/responsabili medici/referente Covid, o del medico curante in accordo con la direzione". Per quanto concerne, invece, i nuovi accessi, l'ordinanza prevede che l'ospite, nel caso in cui non sia stato vaccinato o abbia ricevuto la prima dose da meno di 14 giorni, debba osservare un periodo di quarantena di almeno 10 giorni e quindi superare un controllo sanitario al momento del primo accesso e 10 giorni dopo di esso.

Le reazioni

"Tornare a visitare e abbracciare genitori e nonni nelle case di riposo, da domani (in assoluta sicurezza) finalmente si può", commenta il segretario della Lega Matteo Salvini. "Un altro passo in avanti nel nome della vita e della normalità, bene! Ora avanti con riaperture e #nocoprifuoco", conclude.

Soddisfatta anche Mariastella Gelmini: "Finalmente superiamo anche il lockdown degli affetti. Adesso ci sono le condizioni affinchè si possa consentire ai degenti vaccinati delle Rsa di ricevere visite, tanto più che in quelle strutture il personale sanitario è tutto già immunizzato. Con l'ordinanza del Ministero della Salute e con i protocolli definiti dal Comitato tecnico scientifico e dalle Regioni", prosegue il ministro per gli Affari regionali,"i nostri anziani saranno presto meno soli.

Un altro importante passo verso un ritorno graduale alla normalità".

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