Orgoglio Fi: «Vince la vecchia guardia»

Tajani: «Santelli con noi da 26 anni, dalla discesa in campo di Berlusconi»

Fabrizio de Feo

La presenza di Silvio Berlusconi per tirare la volata a Jole Santelli e Lucia Borgonzoni, il lavoro sul territorio di Annamaria Bernini e la scelta di investire su Vittorio Sgarbi come capolista, la capacità di ricompattarsi in Calabria e superare la tempesta che ha accompagnato la scelta della candidata. Forza Italia, in attesa dei risultati definivi, segue la grande sfida dell'Emilia Romagna dove la senatrice leghista ha tentato la conquista della Regione rossa per eccellenza e ha provato a scalfire il sistema di potere emiliano-romagnolo. E gioisce per la grande vittoria di Jole Santelli, prima donna candidata del centrodestra in Calabria, con Antonio Tajani che la affianca sul territorio mostrandole la vicinanza di Forza Italia, il partito dove è cresciuta fino alla grande affermazione nella sua terra natia. Alla fine il centrodestra aumenta il numero dei propri governatori e con la vittoria in Calabria Forza Italia, con la Santelli oltre il 50%, dimostra di poter essere ancora decisiva e in grado di vincere e di poterlo fare anche con una figura legatissima al brand e alla storia del partito.

«Siamo insieme dal '94, siamo la vecchia guardia...». Con queste parole Tajani abbraccia Jole Santelli, nella hall dell'albergo scelto come quartiere generale per la notte elettorale. Insieme si mettono in posa per una foto insieme a Giuseppe Moles, coordinatore regionale in Basilicata, altro veterano azzurro, da sempre braccio destro dell'economista Antonio Martino, tessera numero due di Fi. «La storia siamo noi, non potevo non esserci, siamo tra i ricompattarsi pochi del '94», dice Moles, mentre Silvio Berluconi si tiene in contatto da Arcore e si complimenta con la sua candidata. Per la deputata azzurra sono volati a Lamezia Terme big e berlusconiani della prima ora. E arriva anche Francesca Pascale, compagna di Silvio Berlusconi, per sottolineare l'importanza di queste elezioni che vedono, per usare le parole di Catia Polidori, «candidata per la prima volta con Forza Italia una di noi, visto che siamo insieme da 26 anni...», ovvero dal giorno della discesa in campo che ricorre proprio oggi.

Il risultato della Calabria restituisce entusiasmo alla dirigenza azzurra. E Maurizio Gasparri annuncia di essere pronto a lavorare per risollevare il partito azzurro a Roma. «Rilanceremo il tavolo delle idee, ho già contattato i presidenti di tutte le associazioni di categoria. Ci aiuterà anche Renato Brunetta. Roma deve diventare per Forza Italia un modello. In tutto il Paese devono dire: facciamo come stanno facendo loro. C'è tanto da fare e dobbiamo impegnarci tutti per risollevare le sorti di Roma: coordinatori, consiglieri municipali, comunali, regionali e parlamentari». Nel mirino c'è la mala gestio della Capitale. «Basta con l'improvvisazione, i grillini sono l'ignoranza al potere, manca tutto, anche l'ordinaria gestione di una buca o un albero. Ognuno di noi avrà un ruolo e un compito preciso.

Nella squadra di parlamentari che mettiamo subito in campo c'è anche Annagrazia Calabria che avrà tanto da fare: dovrà fare un diario quotidiano dal titolo 'i disastri di Virginia'. Segnare tutti i disastri che compie la sindaca di Roma».

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