«Orgoglioso di portare in alto l'Italia E poi il mio non è mica un record»

«Sono onorato e orgoglioso di tornare in orbita con la bandiera italiana». Parole (e musica) di Paolo Nespoli, astronauta dall'Agenzia spaziale europea (Esa), che ieri ha avuto la conferma: tornerà a trascorrere sei mesi nello spazio, all'età in cui molti suoi coetanei progettano un viaggio in pullman con dimostrazione di pentole. Eppure per lui tutto è assolutamente normale: «Volare a 60 anni non è mica un record», nota, al punto che già pregusta il momento in cui, una volta terminata la missione, ricomincerà a pensare «a che cosa fare da grande».

Come un ragazzo di bottega, Nespoli si darà molto da fare nella Iss: «A bordo - promette - farò il meccanico, l'elettricista e il gruista spaziale e se ci sarà pssbilità di fare esperimenti a bordo sarò onorato». Sicuramente, ha aggiunto Nespoli, «lavoreremo per l'educazione e per parlare con le scuole» e soprattutto per «comunicare ai giovani tutta l'importanza che hanno materie come matematica, scienza, ingegneria e fisica».

In vista della sua terza missione spaziale a maggio del 2017, Paolo Nespoli, ha già iniziato ad allenarsi presso il centro di addestramento russo «Gagarin», nei pressi di Mosca, e si dice pronto «ad affrontare il training standard dei prossimi due anni».

«Capisco -aggiunge l'astronauta italiano - l'eccezionalità di questa esperienza, cerco di capire anche la grande opportunità, e in questi anni in cui non ho volato, un po' mi è mancata la vita in assenza di gravità». Nespoli ha due figli: la più grande, Sofia, di 6 anni, ha espresso il desiderio «di fare l'astronauta da grande». Un desiderio che solo per ragioni anagrafiche non può avere il secondo, di appena 18 mesi.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica