Ortopedico degli orrori, il faro dei pm sulle ditte

Lunedì l'interrogatorio di Confaloneri, che si difende: «Intercettazioni lette fuori dal contesto»

Ortopedico degli orrori, il faro dei pm sulle ditte

Verrà interrogato dopodomani il professor Norberto Confalonieri, il primario di ortopedia al Cto di Milano arrestato venerdì dalla Guardia di finanza. Ma dagli arresti domiciliari il medico fa già conoscere la sua linea difensiva: «Sono innocente, gli stralci delle intercettazioni riportate dai media sono parziali e fuorvianti», in quanto le sue frasi sarebbero state «lette al di fuori dal contesto».

Ma quali possibilità di successo ha una simile linea di difesa? La posizione del primario è indubbiamente delicata, forse più dal punto di vista dell'immagine che delle accuse specifiche. A pesare sulla sua figura sono soprattutto le intercettazioni, come quella in cui si vanta di avere rotto «una vecchietta» per «allenarsi» in vista di una operazione che avrebbe compiuto il giorno dopo con la stessa tecnica: ma sono frasi che la difesa punta a ridurre al rango di battute, per quanto ciniche, non supportate da analisi concrete sull'andamento dell'operazione sotto accusa. E qualche perplessità sulla effettiva spietatezza del medico l'ha dimostrata anche il giudice preliminare Teresa De Pascale, che ha rifiutato di spedirlo in carcere come chiedevano i pm, e ha ritenuto addirittura insussistenti gli indizi di colpevolezza per il reato di lesioni aggravate: che può venire dimostrato solo dalla analisi delle 62 cartelle cliniche, che saranno sequestrate ed esaminate solo la settimana prossima.

Il vero nodo del processo si annuncia per ora il rapporto di Confalonieri con le case farmaceutiche di cui avrebbe utilizzato i prodotti, violando le norme regionali e ospedaliere sugli appalti, in cambio di una serie di vantaggi personali tra cui consulenze e viaggi. È ben vero che in una intercettazione (riporta monca nell'ordine di custodia) Confalonieri spiega di usare le protesi Johnson & Johnson «perché sono le migliori». Ma i rapporti privilegiati tra il primario e le ditte sono documentali, e così pure il foraggiamento da parte di Johnson & Johnson di «Medicina 33», il programma Rai che celebrava Confalonieri come una star dell'ortopedia computerizzata.

Era anche grazie a queste comparsate che il primario si arricchiva aumentando il numero dei clienti che operava privatamente alla clinica San Camillo: e l'intercettazione più esplicita è quella in cui racconta di ritardare gli interventi al Cto per allungare le liste d'attesa e costringere così i pazienti e rivolgersi a lui privatamente. Anche di quella dirà che è «letta fuori dal contesto»?

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