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Ostia, la prima sconfitta elettorale della Raggi

I Cinquestelle, a un anno di distanza dalle Comunali, tracollano nel loro feudo. Ad Ostia, dove nel 2016 la Raggi ottenne un plebiscito, i grillini perdono il 13%

Ostia, la prima sconfitta elettorale della Raggi

Nubifragio a Ostia, non solo meteorologico ma anche politico. Il X Municipio di Roma, sciolto per mafia nel 2014, è tornato alle urne soltanto ieri, quando la Capitale e tutto il litorale romano ha subìto il passaggio di una violenta bomba d’acqua.

Le percentuali raccolte dai grillini, però, hanno le sembianze di uno tsunami per la sindaca Virginia Raggi. Rispetto alle elezioni Comunali di un anno fa, il Movimento Cinquestelle e il Pd, come anticipato da ilgiornale.it, tracollano. La candidata grillina, Giuliana De Pillo, ex delegata del sindaco Raggi, si ferma al 30% proprio nel municipio dove la Raggi aveva ottenuto il 44% al primo turno e il 76% al ballottaggio. Il Pd, invece, con l’ex senatore dei Verdi, Athos De Luca, si ferma al 13,6% e paga pegno per l’arresto dell’ex presidente Andrea Tassone, coinvolto nell’inchiesta Mafia Capitale. Se da un lato i democratici si salvano dalla possibile figuraccia di un temuto quarto posto, dall’altro risultano ancora in difficoltà e non riescono a proporsi come forza alternativa ai grillini capitolini. Alla vigilia del voto, infatti, era molto concreto il pericolo che il candidato di Casa Pound, Luca Marsella, potesse prendere più voti di De Luca ma così non è stato anche se il Pd che, un anno fa si presentava con Roberto Giachetti candidato sindaco, è calato dal 19 al 13%. I ‘tartarughini’, invece, raggiungono il 9% superando, anche se di poco, don Franco De Donno, il prete pro-migranti che ha ottenuto la sospensione a divinis per potersi candidare alla presidenza del Municipio con l’appoggio ‘occulto’ della sinistra radicale. Formalmente si è presentato con una lista civica ma il deputato di Sinistra Italiana, Stefano Fassina, si è speso personalmente per sostenere la sua campagna elettorale. L’unico argine al malgoverno della Raggi è il centrodestra che, con Monica Picca, raggiunge il 26, 7%, appena tre punti indietro rispetto alla De Pillo. Un distacco colmabilissimo al ballottaggio. Ago della bilancia sarà Casa Pound che, oggi, grida al trionfo.

Simone Di Stefano, vicepresidente di Casapound Italia, canta vittoria: "Il risultato di oggi non è inaspettato. Arriva dopo il 7% preso a Bolzano e Lucca, dove ci siamo piazzati anche sopra il M5s, il 5% preso a Todi, gli 11 consiglieri comunali eletti in tutta Italia, le recenti adesioni al movimento del sindaco di Trenzano (Brescia) e del vicesindaco di Montelibretti (Roma). Dalle ultime comunali, quando arrivammo di poco sotto al 2%, i voti si sono moltiplicati. Casapound sta crescendo a ritmi sostenuti, e la sfida alla vecchia politica è lanciata”. Soddisfatto anche Matteo Salvini:"Tornerò presto a Ostia, ancora in mezzo alla gente. Tracollo 5 stelle. Sono soddisfatto per l'aumento del consenso di Noi con Salvini: oltre il 4 per cento di voti puliti", dice il segretario della Lega Nord. Giorgia Meloni, su Facebook, si dice sicura della vittoria: “Il centrodestra guidato da Fratelli d'Italia porta Monica Picca al ballottaggio a Ostia, Municipio X di Roma. Il M5S tracolla sotto il peso dell'incompetenza della Raggi perdendo quasi 15 punti percentuali di consenso. Pd non pervenuto.

Tra due settimane si vince al ballottaggio".

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