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Il centro è finanziato dal Pnrr. Il marito della von Der Leyen nella bufera

Heiko von Der Leyen costretto a rinunciare alla nomina nel comitato di sorveglianza del centro dell'Ateneo finanziato con i soldi del Pnrr. Rimangono i dubbi su un potenziale conflitto d'interessi

Il centro è finanziato dal Pnrr. Il marito della von Der Leyen finisce nella bufera

Un'altra potenziale grana per la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Nei giorni scorsi, infatti, la Procura europea (Eppo) ha dichiarato ufficialmente di aver avviato un’indagine sull’acquisto dei vaccini anti-Covid nell’Unione europea: un annuncio ambiguo, dato che non si conoscono i nomi degli eventuali indagati né il motivo dell'apertura delle indagini, ma che potrebbe riguardare gli sms che von der Leyen ha ammesso di aver scambiato con l'amministratore delegato della Pfizer, Albert Bourla, mentre l'UE stava negoziando i contratti con la multinazionale per i vaccini anti-Covid.

Il marito della presidente e quel potenziale conflitto d'interessi

La Procura sta indagando su questo? Al momento, non è dato saperlo. L'attenzione delle cronache si sposta ora su un altro componente della famiglia von der Leyen e su un altro possibile conflitto d'interessi familiare: quello di Heiko von der Leyen, consorte di Ursula, medico e direttore scientifico della società biotech statunitense Orgenesis, specializzata in terapie cellulari e geniche, dimessosi nei giorni scorsi dalla Fondazione creata l’8 giugno scorso dall’Università di Padova che ha come obiettivo quello di gestire un importante progetto ricerca su terapia genica e farmaci a Rna finanziato con i soldi dell'Unione europea. Un piano, riportava il Corriere della Sera lo scorso 18 ottobre, finanziato dal Pnrr con 320 milioni di euro corrisposti al ministero dell’Università e coordinato dal professor Rosario Rizzuto. Heiko von Der Leyen avrebbe dovuto far parte del comitato di sorveglianza del progetto, al fine di verificare la condotta e l’operato del Consiglio di gestione, responsabile dell’amministrazione del centro di ricerca e delle scelte operative.

Padova, giallo sulle dimissioni del marito di Ursula

"Le istituzioni pubbliche e private che partecipano al progetto hanno scelto i propri rappresentanti per il Consiglio di sorveglianza e per il Consiglio di gestione della Fondazione e la Orgenesis ci ha indicato Heiko von der Leyen" spiegava giorni fa il professor Rizzuto, ricercatore, docente di Patologia generale e già rettore dell'Ateneo, al Corriere della Sera. Ora è lo stesso Rizzuto, interpellato dal quotidiano Domani, a confermare che Heiko von der Leyen si è dimesso dal centro finanziato dal Pnrr. "Ho appreso con una lettera che Heiko von der Leyen rinuncia alla nomina" spiega Rizzuto, sottolineando che il consorte della presidente della Commissione Ue non ha fornito alcuna motivazione. È probabile che Heiko von der Leyen abbia deciso di rinunciare all'incarico per una questione di opportunità politica e per non creare imbarazzi ulteriori a Ursula, già al centro del ciclone per il "Pfizergate". Tuttavia, come sottolinea Domani, nella sostanza cambia poco poiché Orgenesis rimane nel progetto, e visto che ora il comitato di sorveglianza ha un membro in meno, non è da escludere che il nuovo nome arrivi dalla stessa società americana.

Sarà sufficiente per scacciare le ombre di un potenziale conflitto d'interessi? I dubbi rimangono.

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