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Paga da 5 euro: Mondialpol commissariata

La Procura di Milano indaga per sfruttamento: "Non è stipendio dignitoso"

Paga da 5 euro: Mondialpol commissariata

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Dipendenti sfruttati e ricattati, stipendi risibili, donne mobbizzate per aver rifiutato profferte sessuali. C'è di tutto nelle deposizioni dei vigilantes Mondialpol, società ora commissariata con l'accusa di praticare il caporalato. A decidere per il controllo giudiziario è stata la procura di Milano, con un decreto d'urgenza emesso dalla Dda e firmato dal pm Paolo Storari per intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento del lavoro, decreto eseguito ieri dalle fiamme gialle, anche con diverse perquisizioni a società e persone nelle province di Milano e di Como (gli indagati sono la stessa Mondialpol e Fabio Mura, legale rappresentante della società), e che dovrà ora essere convalidato dal gip Domenico Santoro.

I reati, per i magistrati milanesi, sarebbero stati realizzati attraverso un assiduo sfruttamento dei dipendenti, minacciati di essere trasferiti quando sollevavano obiezioni per le condizioni del lavoro, con stipendi che arrivavano, in basso, anche a 5 euro l'ora, ossia come si legge nella nota del procuratore capo di Milano, Marcello Viola, ben al di sotto della soglia di povertà, sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato. Così la toga, considerata il quadro di illegalità, aggravato dall'elevato numero di lavoratori coinvolti e dalla situazione di concorrenza sleale posta in essere dalla società, ha optato per il controllo giudiziario della Mondialpol, nominando un amministratore giudiziario che avrà il compito di controllare il rispetto delle norme e delle condizioni lavorative, e che dovrà procedere alla regolarizzazione dei lavoratori al fine di impedire che le violazioni accertate si ripetano, adottando adeguate misure anche in difformità da quelle proposte dall'imprenditore, si legge nella nota del procuratore capo di Milano Marcello Viola. E il decreto del pm Storari racconta in 19 pagina del presunto sfruttamento dei vigilantes, con la Mondialpol che avrebbe imposto retribuzioni sotto la soglia di povertà e sproporzionate rispetto a mansioni e quantità del lavoro approfittando dello stato di bisogno dei dipendenti.

Tra le deposizioni, c'è chi racconta di avere un contratto da 4,4 euro l'ora, chi spiega di non aver diritto alla pausa pranzo e una donna che, per aver declinato le avances dal suo responsabile, si è vista imporre turni fuori da ogni logica per vendetta.

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