"Neutralizzare il grosso della pandemia entro l’estate". Sarebbe questo, stando a quanto riporta Tpi, l'obiettivo principale del nuovo governo guidato da Mario Draghi. E per farlo, il nuovo premier non ha esitato a mettere in atto pesanti cambiamenti nella squadra creata da Giuseppe Conte per fronteggiare la diffusione del nuovo coronavirus. Un taglio netto, che ha portato alla sostituzione del commissario all'emergenza e dei vertici della protezione civile.
Il cambio di passo
Nonostante i timori iniziali e dopo le richieste della nuova maggioranza, come ripercorre Laura Cesaretti nel Giornale in edicola, alla fine il cambio di passo è arrivato. Prima con la decisione di sostituire il numero uno della Protezione civile Angelo Borrelli con Fabrizio Curcio, poi con la nomina di Franco Gabrielli al vertice dei Servizi e, infine, con l'addio al Commissario straordinario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri, al posto del quale è stato nominato il generale Francesco Paolo Figliuolo. Mosse che mandano definitivamente in soffitta la gestione Conte, fornendo un segnale forte di discontinuità rispetto all'esecutivo precedente. L'obiettivo è quello di mettere a punto un piano efficace per moltiplicare il numero delle vaccinazioni: "Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare, ricorrendo alla Protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari", aveva precisato Draghi in Parlamento.
E ora, dopo poche settimane, è arrivato il cambio di passo. I segnali di un'imminente terza ondata, la diffusione delle varianti e la lentezza delle vaccinazioni hanno spinto il nuovo capo del governo a mobilitarsi per un'accellerazione. L'obiettivo principale dell'esecutivo, anche se non ufficialmente dichiarato, sarebbe appunto quello di poter smantellare la maggior parte della pandemia entro l'estate. Per questo, le vaccinazioni sono fondamentali e rappresentano una delle armi principali per debellare completamente il Covid-19. Se la pandemia venisse quasi completamente sconfitta entro l'estate, dall'autunno ci si potrebbe concentrare sulla ripresa economica, data la crisi profonda che ha colpito commercianti e industriali, mettendo in ginocchio numerose attività.
Le prossime mosse
L'intervento tempestivo dell'ex presidente Bce sul terreno della lotta alla pandemia potrebbe essere importante anche per un futuro politico che, secondo molti analisti politici, vedrebbe Draghi al Quirinale.
Al di là dei presunti (e mai confermati) retroscena sul futuro inquilino del Colle, qualsiasi passo falso in tema di gestione dell'emergenza sanitaria potrebbe rivelarsi fatale. Con la sostituzione della squadra creata per fronteggiare la diffusione del virus, però, l'attuale premier avrebbe segnato un punto a suo favore, sottolineando la discontinuità con l'esecutivo Conte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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