Pansa avverte il parlamento: "I rischi sono più accentuati"
25 Febbraio 2015 - 16:39Il capo della Polizia in audizione alla Camera: "Italia più esposta rispetto al passato". E lancia l'allarme foreign fighter. Sostieni il reportage
"C’è un fattore di rischio molto più accentuato per l’Italia". Quello che il capo della Polizia Alessandro Pansa ha lanciato in audizione alla Camera, è un allarme che mette paura. Un po' perché il conflitto libico è dietro l'angolo, un po' perché il flusso di immigrati clandestini tra cui l'Isis sta infiltrando pericolosi jihadisti è fuori dal controllo del Viminale. Secondo Pansa, infatti, il nostro Paese è "più esposto rispetto al passato" al terrorismo internazionale. Questo perché "i teatri di guerra sono molto più vicini a noi" e c’è una forte "complessità dello scenario degli attori coinvolti".
A preoccupare Pansa è in particolar modo la facilità con cui i jihadisti entrino ed escano dal nostro Paese. Che le frontiere italiane fossero un colabrodo è sotto gli occhi di tutti. Ma che il problema debba essere esteso a tutta l'Unione europea rischia di aggravare ulteriormente i rischi. Degli oltre tremila foreign fighter europei andati a combattere in Siria e in Iraq, una buona parte è, infatti, già rientrata in Europa. "Il fenomeno riguarda anche l’Italia - avverte il capo della Polizia - i combattenti partiti dal nostro Paese sono una sessantina". Di questi cinque sono di origine italiana mentre un paio hanno la doppia nazionalità. "Di questi sessanta - ha chiosato Pansa - un numero ridotto è rientrato". Tuttavia, Pansa ci tiene a sottolineare che "immigrazione non è sinonimo di terrorismo".
"Sui barconi - conclude - non risulta che vi siano terroristi ma non è pensabile a priori che questo si possa escludere".