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Paola Nugnes espulsa dal M5S. Lei: "Non mi dimetto"

Il M5S espelle la senatrice dissidente Paola Nugnes. Lei annuncia: "Non mi ricandiderò in futuro ma ora non intendo dimettermi. Sento una responsabilità forte che mi sono accollata in campagna elettorale e ritengo che sarebbe una pericolosa abiura zittire la mia voce"

Paola Nugnes espulsa dal M5S. Lei: "Non mi dimetto"

La senatrice Paola Nugnes è stata espulsa dal Movimento 5 Stelle. La notizia arriva direttamente dal Blog delle Stelle dove si spiega che la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’intervista che la dissidente ha rilasciato al Manifesto lo scorso giugno.

In quell’occasione, si legge nel blog dei grillini, la Nugnes “affermava - tra le altre cose - il suo intendimento di lasciare il MoVimento 5 Stelle per passare al Gruppo Misto, a nostro avviso dovrebbe dimettersi e liberare il posto”. “Inoltre ha espresso ripetutamente la volontà di votare contro il provvedimento per tagliare il numero dei parlamentari”, si legge ancora nel post pubblicato in cui si ricorda che la Nugnes ha votato per 131 volte in dissenso dal gruppo. “A queste si è aggiunto nella seduta di ieri, il voto contrario alla fiducia al Governo presieduto da un Presidente del Consiglio dei Ministri espressione del MoVimento 5 Stelle, in violazione dell'art. 3 del Codice Etico", conclude il post.

La diretta interessata, in un'intervista all'Adnkronos, ha però espresso la sua intenzione di non dimettersi ma di voler continuare la sua battaglia in Parlamento. "Nasco prima del M5S, sento di essere portavoce di tante persone”, ha spiegato. E poi ha rivelato: “Molti nel M5S parlano di dimissioni. Sia alla Camera sia al Senato, è indubbio il disagio, non si può negare". Dalle parole della Nugnes sembra trasparire come un senso di sollievo per la conclusione della sua vicenda: "Avevo chiesto una fuoriuscita concordata e questa, bene o male, lo è. Siamo arrivati a una definizione della difficoltà di continuare insieme. Spero che sulle cose su cui ci sono punti in comune si potrà lavorare e laddove riterrò necessario alzare una voce dissonante lo potrò fare con più libertà e serenità". La distanza con l'attuale gruppo M5S al Senato che sostiene il governo Conte, però, è ormai incolmabile: "Finché una dissonanza si verifica due o tre volte, è nella normalità delle cose, ma quando diventa strutturale vuol dire che non va più bene. Prendiamo atto che per quello che riguarda il M5S al governo, io non ne faccio più parte". E, infine, non manca l'attacco alla Casaleggio Associati: "Nello statuto del 2017 è entrata la Casaleggio ed è cambiato tutto. A Genova del resto è stato detto che i due statuti confliggono, che non possono trovare una armonizzazione". "Io mi sento parte del Movimento che si rifà allo statuto del 2009", ha chiarito la Nugnes. Interpellata dall'Agi la sua versione dei fatti non cambia e annuncia:"Non mi ricandiderò in futuro ma ora non intendo dimettermi. Sento una responsabilità forte che mi sono accollata in campagna elettorale e ritengo che sarebbe una pericolosa abiura zittire la mia voce, il controcanto a questo Movimento 5 stelle. Sarebbe grave e doloso".

Duro e secco il commento del presidente della Camera Roberto Fico:"Paola Nugnes sarà sempre Movimento perchè il Movimento è un sentire e niente può cancellare 12 anni di lavoro, progetti, coraggio vissuti insieme. 12 anni di strada percorsa fianco a fianco.

Se il Movimento è qui oggi lo si deve anche al tassello messo da Paola e non si può far finta di non vederlo".

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