Il papà di Loris dà agli inquirenti cintura e forbice

RagusaNon sarà stato facile per Davide Stival, papà di Loris, il bimbo di 8 anni strangolato con una fascetta stringicavo e gettato in un canalone di Santa Croce Camerina, secondo gli inquirenti da mamma Veronica Panarello, ritrovare a casa due oggetti che potrebbero incastrare la moglie. La cintura blu, la preferita di Loris, che secondo Veronica il figlio avrebbe presumibilmente indossato la mattina in cui è stato ucciso, era a casa, tra gli indumenti del piccolo. C'era anche una forbice, insolitamente custodita in una vetrina. Davide ha consegnato cintura e forbice agli inquirenti, ed è stato effettuato l'accertamento tecnico irripetibile.

Sulla forbice si cerca il dna di Loris. Il taglio che ha sul collo sarebbe stato procurato proprio da una forbice per tagliare la fascetta con cui è stato ucciso. Il rinvenimento della cintura è importante per l'accusa in quanto rinvigorisce la tesi che il bimbo, sporcatosi per via dello strangolamento, sarebbe stato cambiato di abiti a casa e vestito di fretta prima di essere scaraventato nel canale. La difesa sta valutando se ricorrere in Cassazione e sta cercando contraddizioni o illogicità nelle motivazioni del Riesame di Catania che ha definito Veronica una «lucidissima assassina» che avrebbe poi inscenato un rapimento a scopo sessuale, aggiustando la sua versione per risultare innocente.

E azzarda che Veronica non è stata ripresa dalle telecamere vicino a scuola non perché non abbia accompagnato Loris, ma perché ha percorso un tragitto diverso.

La Procura potrebbe contestare la premeditazione. Si spiegherebbe il sopralluogo di Veronica vicino al canalone e l'insolito parcheggio dell'auto in garage, da cui si accede dal palazzo.

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