Il Papa: "I gay? Qui c'è spazio per tutti"

Scuse del Pontefice sulla "frociaggine": "Non volevo offendere, la Chiesa è aperta"

Il Papa: "I gay? Qui c'è spazio per tutti"
00:00 00:00

Papa Francesco si scusa, non era sua intenzione offendere nessuno, e ribadisce che nella chiesa c'è spazio per tutti. Il giorno dopo la pubblicazione dell'espressione con cui Bergoglio si è rivolto ai vescovi italiani - no ai gay nei seminari perché c'è troppa «frociaggine» - si è sollevata una bufera e il Vaticano, dopo numerose sollecitazioni, è stato costretto a fare dietrofront e a pubblicare una nota.

«Papa Francesco è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della Cei - precisa il portavoce vaticano Matteo Bruni - Come ha avuto modo di affermare in più occasioni, Nella Chiesa c'è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c'è spazio per tutti. Così come siamo, tutti. Il Papa - prosegue Bruni - non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l'uso di un termine, riferito da altri».

Poche righe per sottolineare due punti importanti: in primis le scuse del Papa ma soprattutto la fuga di notizie che ha irritato non poco il Pontefice. «Un termine, riferito da altri», infatti, lascia quasi intendere che la conversazione a porte chiuse tale doveva rimanere. Così non è stato e le parole di Francesco contro l'accesso di gay nei seminari hanno suscitato una valanga di reazioni. Un'onda lunga che alla fine ha costretto Bergoglio a fare un passo indietro. Dal teologo Vito Mancuso («si tratta di un errore e in senso ecclesiastico di un peccato di cui scusarsi») al biasimo di alcuni vescovi, fino alla lettera aperta scritta dal parroco pugliese don Dino D'Aloia, direttore dell'ufficio di pastorale con le persone Lgbtq della diocesi foggiana di San Severo.

«L'orientamento omosessuale non è una scelta ma una condizione che si scopre di avere, a volte con grande sofferenza. È ovvio che nel sacerdozio celibatario attualmente sostenuto dalla Chiesa così come per gli eterosessuali anche per gli omosessuali non c'è posto per rapporti fisici intimi ma non capisco perché un omosessuale dovrebbe essere escluso dal seminario e dal sacerdozio solo perché senza sua scelta si ritrova a vivere la sua condizione affettiva», scrive.

«Le conquiste dei diritti civili sono a rischio. Posso solo immaginare e sperare che quanto riportato in merito alle dichiarazioni del Papa sia non veritiero», dice il segretario di Azione Carlo Calenda.

Le dichiarazioni del Papa? «Le ho trovate stupefacenti. È brutta la parola usata nei confronti dei seminaristi gay» ha detto il presidente di Sinistra Italiana Nichi Vendola ospite a Un Giorno da Pecora.

Mentre il ministro del Turismo, Daniela Santanché chiosa: «Guai a toccare il Papa quando era politicamente corretto. Oggi che lo sconfessa e fa il capo della Chiesa gli fanno la predica. Ma d'altronde chi siamo noi per giudicare».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica