Roma Ieri mattina il Papa sul suo profilo Twitter scriveva che «c'è un urgente bisogno di una testimonianza credibile della verità e dei valori del Vangelo». Chissà se l'auspicio era rivolto anche al futuro capo dello Stato che sarebbe stato eletto poche ore dopo. Fatto sta che, subito dopo la proclamazione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica, Papa Francesco è stato uno dei primi a inviare un telegramma. «Auspico che possa esercitare il suo alto compito specialmente al servizio dell'unità e della concordia del Paese», ha scritto il Pontefice, chiedendo al nuovo presidente di promuovere il «bene comune nel solco degli autentici valori umani e spirituali del popolo italiano». Fino a questo momento il Vaticano non si era sbilanciato sul possibile successore di Napolitano. Ma dai Sacri Palazzi filtra un certo apprezzamento per la nomina di Mattarella. «Conosco il nuovo presidente da tempo ha commentato al Giornale monsignor Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, amico personale di Mattarella di lui ho sempre apprezzato la delicatezza, l'attenzione all'uomo e alla donna di oggi.
Non è un mattatore ha concluso l'arcivescovo è un uomo molto sobrio, sensibile, attento alla politica vera. Saprà certamente ridare speranza ai cittadini». Il neopresidente, come è consuetudine, si recherà presto in Vaticano per la visita ufficiale dal Papa, una delle prime da capo dello Stato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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