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Papa Ratzinger non parla più: "Ora Dio mi insegna il silenzio"

Benedetto fatica a esprimersi. Il messaggio: "Il Signore mi ha tolto la parola per farmi apprezzare la quiete"

Papa Ratzinger non parla più: "Ora Dio mi insegna il silenzio"

«Il Signore mi ha tolto la parola per farmi apprezzare il silenzio». Joseph Ratzinger cammina a fatica, ascolta con attenzione le parole dei suoi interlocutori, è lucido con la mente. Ma ha perso quasi completamente l'uso della parola e «ha difficoltà nell'esprimersi». A raccontare le condizioni di salute del Pontefice emerito è il neo cardinale maltese, Mario Grech, che proprio sabato scorso, insieme agli altri porporati creati da Francesco nell'ultimo Concistoro, ha fatto visita a Benedetto XVI nella sua abitazione, il convento Mater Ecclesiae, dove si è ritirato in seguito alla rinuncia al Soglio petrino.

«È stato un momento di gioia ritrovarmi con Papa Benedetto - ha raccontato il neo cardinale maltese, nominato segretario generale del Sinodo dal settembre scorso, in una intervista a Vatican News è stato proprio lui ad aver creduto in me e ad avermi creato vescovo nel 2006. Vedere questo Pastore, quest'uomo, con gli anni che pesano, ma allo stesso tempo lucido e sorridente e con la voglia di comunicare l'esperienza che lui sta facendo dello Spirito, ci ha incoraggiato molto».

«Benedetto XVI ha difficoltà nell'esprimersi ha aggiunto il cardinale Grech e infatti all'inizio dell'incontro ha detto: Il Signore mi ha tolto la parola per farmi apprezzare il silenzio. Ma ha cercato di incoraggiarci per andare avanti nell'avventura con il Signore». Il Papa emerito, 93 anni, non cammina più tanto bene (anche se continuano le passeggiate nei giardini vaticani soprattutto nelle belle giornate), ha problemi di vista, e ora anche di parola. Ma conserva una «rara lucidità mentale, nonostante l'età», ha riferito recentemente monsignor Georg Gaenswein, suo segretario personale. Tanto che lo scorso giugno, nonostante la pandemia, è volato in Germania per dare l'ultimo abbraccio al fratello Georg, morto dopo pochi giorni dalla sua visita. Negli ultimi mesi sono circolate numerose voci sul peggioramento delle condizioni di salute di Benedetto XVI. Da ultima la malattia dermatologica infettiva al volto, una «erisipela», un'infezione acuta causata da batteri piogeni come lo stafilococco che hanno costretto il Papa emerito ad assumere antibiotici.

Sulla visita dei neo-cardinali da Ratzinger è intervenuto anche l'arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, dissipando dubbi su un ipotetico contrasto tra i due Papi. «La Chiesa è questa comunione, malgrado le presunte contrapposizioni immaginate da qualcuno che asseconda così il divisore ha detto il cardinale in una intervista a Famiglia Cristiana - chi scientemente, chi addirittura con un amore così distorto per la Chiesa da offenderla e indebolirla».

La condizione di Ratzinger, che non riesce più a parlare, fa venire subito in mente l'ultimo periodo di Giovanni Paolo II quando, oramai anziano e malato, e operato alla trachea, non riusciva più a dialogare.

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