Il paradiso dei diritti? Abita tra Parigi e Stoccolma

Francia perfetta se sei disoccupato, Danimarca e Svezia se sei mamma

Il paradiso dei diritti? Abita tra Parigi e Stoccolma

Parigi è la migliore per un sussidio di disoccupazione, Londra (almeno fino a oggi) per i bonus sugli affitti; a Oslo e Stoccolma fare figli non vuol dire rinunciare al lavoro, a Copenaghen c'è il reddito minimo garantito. Sono le capitali del welfare generoso, ma i tempi stanno cambiando e non tutti sono così. In Germania in assenza dei requisiti è previsto un reddito di cittadinanza che varia dai 400 euro al mese per i single ai mille delle coppie con un figlio, più l'affitto di un appartamento e l'assicurazione sanitaria. Va meglio in Francia, dove si vantano i sussidi di disoccupazione più «convenienti» d'Europa, pagabili anche per stipendi da 7mila euro netti. Dopo quattro mesi di disoccupazione si ha diritto a un assegno pari a circa il 65% dello stipendio per due o tre anni, a seconda che si abbiano più o meno di 50 anni. Per chi non ha lavorato abbastanza a lungo c'è sempre un salario minimo da 500 euro a oltre mille per una coppia con due bambini. A Parigi sono piuttosto di manica larga pure con gli assegni familiari (da 130 euro al mese per due figli fino a 20 anni di età, 460 per quattro). In Norvegia il congedo di malattia è il più generoso del Continente, garantendo il 100% dello stipendio dal primo giorno di assenza fino a un anno, o perché in Svezia i congedi parentali sembrano eccezionali: 16 mesi di permessi per ogni figlio all'80% della retribuzione per le mamme, 4 mesi per i papà. In Danimarca il reddito minimo garantito (concesso però solo ai «nullatenenti») consiste in qualcosa come 1.

300 euro al mese per le persone sole, e supera i tremila euro per le coppie con uno o più figli. In Svizzera si voterà un referendum sull'istituzione di un reddito minimo da 1.500 a duemila euro al mese. «Andate in Belgio - suggeriscono altri -. Se ti licenziano, prendi 800 euro al mese a tempo indeterminato...».

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