"Parcheggi per mamme solo se italiane ed etero". Bufera sul sindaco leghista

Approvato il nuovo regolamento del comune sui parcheggi riservati alle neo mamme. La sinistra all'attacco: "È una vergogna"

"Parcheggi per mamme solo se italiane ed etero". Bufera sul sindaco leghista

A Pontida, paese in provincia di Bergamo, il sindaco leghista Luigi Carozzi ha riservato sei parcheggi alle donne incinta e alle neo mamme. E, come racconta il Corriere della Sera, a fare infuriare la minoranza sono i requisiti imposti in Consiglio comunale. Per ottenere il pass, infatti, la donna dovrà far parte di "un nucleo familiare naturale" e avere la cittadinanza "italiana o di un Paese membro dell’Unione Europea".

A Pontida il consiglio comunale ha approvato, con i voti della maggioranza, la nuova normativa che regolamento la sosta nei parcheggi riservati alle donne incinta e alle mamme. Chi ne fa richiesta deve far parte di un "nucleo familiare naturale". Ovvero composto "dall'unione di un uomo e una donna a fini procreativi". Nel documento viene anche specificata la definizione di donna: "individuo umano con sesso femminile risultante dai registri anagrafici della Città di Pontida". Secondo requisito fondamentale è la cittadinanza "italiana o di un Paese membro dell’Unione Europea". Dai pass sono, quindi, escluse le lesbiche e le extracomunitarie.

Il nuovo regolamento, voluto dal sindaco Carozziei, non è piaciuto alla sinistra. Che ha subito montato la polemica contro l'amministrazione di Pontida. "Mi vergogno di questo regolamento", spiega Gionata Ghilardi al Corriere della Sera puntando il dito contro le due consiogliere comunali che, insieme alla maggioranza, hanno contribuito ad approvare la nuova normativa.

In serata è quindi

arrivata la retromarcia: "Domani il primo atto sarà la modifica del regolamento", ha assicurato il sindaco, "I parcheggi rosa sono destinati a tutte le mamme e le donne che aspettano un bambino. Senza alcuna distinzione".

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