Coronavirus

A Parigi è positivo il 17% dei testati Il governo valuta il coprifuoco serale

Dati preoccupanti dell'Île-de-France, terapie intensive al 42% I morti sono 96. Il premier: «Ora non possiamo escludere nulla»

A Parigi è positivo il 17% dei testati Il governo valuta il coprifuoco serale

La Francia è la nuova Italia della seconda ondata, il Paese capofila dei contagi in Europa. Anche se ieri il numero di casi è stato limitato (8.505), resta il ricordo del clamoroso picco di 26.896 casi di sabato e il Paese è spaventato. Anche perché i morti ieri sono stati ben 96. E l'indice di positività, calcolato «pesando» il numero dei positivi rispetto al numero dei tamponi effettuati, è molto elevato. Nell'Île-de-France, la regione che comprende Parigi e la sua banlieue, il 17 per cento delle persone testate per Covid è risultato positivo; «una cifra che non era mai stata raggiunta», ha detto ieri il direttore dell'Agenzia sanitaria regionale Aurelien Rousseau, che ha anche parlato di ospedali, sostenendo che è occupato il 42 per cento dei posti nelle unità di terapia intensiva Covid della regione. «Sappiamo quello che succederà nei prossimi quindici giorni. Ci saranno più casi gravi», ha poi detto Rousseau, che già la settimana scorsa aveva lanciato l'allarme per l'ondata che stava per travolgere gli ospedali dell'area.

Il Paese è preoccupato. «Siamo in una seconda forte ondata dell'epidemia di Covid-19 e non ci può più essere alcun allentamento», ha detto ieri il primo ministro Jean Castex, a France Info, escludendo un lockdown generale che avrebbe «conseguenze drammatiche e «va evitato in tutti i modi». Sono però possibili confinamenti locali: «Non va escluso nulla quando vediamo la situazione nei nostri ospedali - ha aggiunto Castex -. Se nelle prossime due settimane vediamo peggiorare gli indicatori dell'epidemia, se i letti nelle terapie intensive si riempiono più del previsto, allora prenderemo misure aggiuntive». Il primo ministro ha anche invitato la popolazione a rispettare maggiormente le regole sulla protezione e il distanziamento sociale. Attualmente sono nove le città sottposte alla massima allerta dove nel corso del fine settimana sono state comminate molte multe a trasgressori.

Domani sarà una giornata molto importante per i nostri cugini d'Oltralpe. Oggi secondo Le Point si svolgerà un consiglio di difesa a porte chiusa mantre domani il governo si riunirà per esaminare la situazione e valutare le misure da prendere in merito alla seconda ondata. Si parla anche di un possibile coprifuoco per la capitale. Sempre domani, alle 20, il presidente Emmanuel Macron parlerà alla nazione in diretta tv su «Tf1» e «France 2». C'è da giurare che il Paese lo ascolterà trattenendo il fiato.

Intanto i Paesi dell'Ue si accingono ad adottare un sistema di regole comuni sui viaggi, senza vietare la libertà di movimento della prima ondata. Secondo Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea potrebbe essere adottato un «codice colore comune che definirà le regioni dell'Ue in base al livello di rischio. Rosso, arancione, verde.

Nessun limite se si arriva da una regione verde mentre se viaggi da una regione arancione o rossa i governi nazionali potrebbero chiederti di fare il test o di sottoporsi a quarantena».

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