Parisi in testa al ballottaggio Sala contestato perde la testa

Secondo l'ultimo sondaggio il candidato del centrodestra a Milano vincerebbe al secondo turno Il pd sfiora la rissa con residenti e antagonisti e spuntano 90 milioni di debiti non pagati per Expo

Parisi in testa al ballottaggio Sala contestato perde la testa

Ecco il sorpasso. Alle Comunali di Milano, in un probabile ballottaggio, Stefano Parisi sarebbe davanti a Giuseppe Sala. Lo dice un sondaggio realizzato da Scenari Politici-Winpoll per l'Huffington Post. E il centrosinistra ha i nervi tesi.

Secondo la rilevazione, al ballottaggio il candidato del centrodestra otterrebbe il 52 per cento dei voti contro il 48 per cento dell'avversario, partito con un volano così potente - Expo - da rendere ancora più dolorosa la perdita di terreno. Al primo turno invece Sala sarebbe in vantaggio, 39,5 per cento rispetto a 37%, e decisivi per il secondo diventerebbero gli elettori del Movimento 5 stelle (15%) e delle altre liste (8,5%). Le intenzioni di voto su scala nazionale indicano un testa a testa tra centrodestra e centrosinistra. Il primo sarebbe al 30,9 per cento, mentre il secondo al 31,2. Al ballottaggio però vincerebbe il centrosinistra, con un vantaggio di otto punti. La sorpresa arriverebbe se al secondo turno andasse il M5S: si piazzerebbe davanti contro entrambi gli schieramenti.

E ieri Sala ha reagito molto male a una contestazione, dimostrandosi irrequieto. L'ex ad di Expo ha sfiorato la rissa con un gruppo di residenti che lo contestava. Alcuni antagonisti gli hanno urlato a ripetizione: «Perché i conti di Expo non tornano?». È successo in via Odazio durante una visita nel quartiere Giambellino-Lorenteggio, periferia Sud ovest della città. Sala ha perso la pazienza e ha cominciato a sua volta a gridare. Tanto che gli uomini del suo staff lo hanno circondato per evitare che si arrivasse al contatto fisico. Dopo il parapiglia mr. Expo è dovuto salire in auto e scappare via.

Il comizio di Sala era previsto alla «Casetta Verde», sede del comitato di quartiere che è storico serbatoio di voti del Pd. Ma centri sociali e abitanti dissidenti hanno guastato la festa. Poco dopo l'episodio sulla pagina Facebook del Comitato abitanti Giambellino-Lorenteggio è stato postato un video del candidato del centrosinistra che si allontana. Il gruppo è dichiaratamente di area anarchica e No Expo, nel filmato però si vede che a incalzare l'ospite sgradito sono anche cittadini anziani. «Sala pensava di poter venire in Giambellino a prendere in giro i suoi abitanti ma così non è stato - commentano sui social gli antagonisti -. Il bilancio di Expo dopo le elezioni? Ci ricordiamo ancora gli sgomberi di Expo e le politiche sulle periferie. Alla fine Beppe ha dovuto chiedere l'intervento della polizia. Ci piace pensarti così, di corsa che scappi da chi non si fa prendere in giro e oggi ti ha sputato la verità in faccia».

Mr. Expo replica alcune ore dopo, dal Palazzo delle Stelline, dove ha presentato la lista del Pd: «Ci sono degli antagonisti che tra l'altro stanno tenendo sotto scacco il quartiere. Io non ho alcun timore di situazioni del genere, la cosa che mi preoccupa è che non c'è la possibilità poi di spiegarmi con tranquillità con i cittadini, ma sono cose che capitano». Poi ha dato la propria versione della protesta su Facebook: «È arrivato un gruppo di antagonisti organizzati. Con grida e insulti hanno costretto me e i cittadini a interrompere qualunque conversazione». E sui commercianti, che secondo Parisi non hanno avuto vantaggi dall'Esposizione, Sala insulta lo sfidante: «È volgare voler prendere in giro i milanesi».

Intanto il Sole 24 Ore calcola che Expo ha ancora 90 milioni di euro di debiti nei confronti delle imprese fornitrici. La società risponde che in questo momento manca liquidità, ma che dovrebbe arrivare grazie al recente accordo firmato con Arexpo, che gestisce i terreni.

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