Parma, archiviata l'inchiesta contro Pizzarotti

Il sindaco era indagato per abuso d'ufficio e per questo era stato sospeso dal M5S. Ora promette: "Qualche sassolino dalle scarpe me lo toglierò"

Parma, archiviata l'inchiesta contro Pizzarotti

È stata archiviata l'inchiesta su Teatro Regio di Parma che aveva tra gli indagati per abuso d'ufficio anche il sindaco Federico Pizzarotti, oltre all'assessore alla Cultura, Laura Ferraris, e a tre membri del consiglio d'amministrazione del Regio.

Un avviso di garanzia che era costato al primo cittadino una sospensione dal Movimento Cinque Stelle e un nugolo di polemiche perché non aveva avvertito per tempo i vertici del movimento. "Sono contento, soprattutto per la mia città, il Teatro Regio e i miei concittadini", ha detto soddisfatto Pizzarotti in un post su Facebook, "Ora qualche sassolino dalla scarpa me lo toglierò".

"Ora voglio il reintegro nel Movimento ma non con la mail dell'anonimo staff di Grillo: il direttorio deve venire a Parma, una mail non è sufficiente", ha detto poi il sindaco all'Adnkronos, "Il direttorio venga qui e dimostri di voler realmente invertire la rotta, non accetto un reintegro via posta elettronica". E ancora: "Sapevamo di avere agito in massima coscienza.

La vicenda era nata da accuse, esposti di un'opposizione priva di contenuti, mentre per il M5S era diventata il pretesto per metterci in difficoltà", spiega Pizzarotti, "Peccato si sia trasformata in un boomerang per chi ha dato giudizi sprezzanti sulla nostra situazione. Come Luigi Di Maio, che ora si ritrova in una condizione a Roma che è sotto gli occhi di tutti".

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