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Le parole di Casalino in Rai ora scatenano la bufera

Caos in Rai dopo le anticipazioni delle dichiarazioni di Rocco Casalino a "Ciao, Maschio", assenti poi nella messa in onda. Iv aveva chiesto la testa dell'ad Rai

Le parole di Casalino in Rai ora scatenano la bufera

Rocco Casalino, come si suol dire, sta facendo "il giro delle sette chiese" per promuovere il suo libro Il portavoce. Prima di approdare quest'oggi a Domenica In da Mara Venier è stato ospite di Nunzia De Girolamo nel suo late show del primo canale. Ciao, Maschio è il programma che l'ex deputata conduce da qualche settimana nel sabato notte di Rai 1 e che ieri, tra gli altri, ha dato voce anche al portavoce dell'ex presidente del Consiglio. In mattinata erano iniziate a circolare alcune delle dichiarazioni rilasciate da Rocco Casalino nel suo intervento registrato, parole che hanno causato uno scossone poderoso ai piani alti di viale Mazzini.

Nelle anticipazioni di agenzia divulgate ieri mattina, infatti, si leggeva: "Anche a Palazzo Chigi le opposizioni, Meloni e Salvini, ma anche Renzi, hanno sempre cercato di denigrarmi ed insultarmi". Marco Antonellis, nel suo articolo per Tpi.it, rivela che queste affermazioni hanno infastidito molte persone, tra le quali Michele Anzaldi, deputato in forza Iv ma anche segretario della commissione di Vigilanza Rai. L'esponente di Italia viva aveva chiesto la testa dell'amministratore delegato Fabrizio Salini nel caso in cui quanto riportato dalle agenzie prima della messa in onda si fosse rivelato vero: "Se davvero il portavoce di Conte, Rocco Casalino. staserà potrà, senza contraddittorio e senza alcun ruolo ufficiale, attaccare e addirittura diffamare Renzi, Salvini e Meloni da una trasmissione del servizio pubblico, dopo due settimane di monologhi a reti unificate contro leader cui non è stata data nessuna possibilità di difendersi in diretta, l'amministratore delegato Salini dovrebbe dimettersi subito".

La rimostranza di Anzaldi aveva trovato già ieri la pronta risposta di Nunzia De Girolamo: "A 'Ciao, Maschio', come ho detto anche in altre occasioni, non si parla di politica. Piuttosto il filo rosso, relativo alla presenza dei politici nel programma, è scoprire il lato più umano e privato di quest'ultimi. È evidente che, se ad un ospite viene posta una domanda personale come nel caso di specie legata alla sua omosessualità, io non posso censurare la risposta". Nunzia De Girolamo, quindi, ha difeso il suo prodotto appellandosi ai principi democratici: "Sono le regole della democrazia, anche quando si dicono cose che potremmo non condividere. Sono queste le regole del gioco democratico che, per fortuna, determinano il nostro Paese".

Come spiega Antonellis nel suo articolo "nella messa in onda, però, i riferimenti diretti ai tre leader non c’erano.

Nella puntata della trasmissione di Nunzia De Girolamo il portavoce di Conte ha parlato genericamente di 'opposizione' ma senza chiamare direttamente in causa nessuno". La domanda che si fa Antonellis e che si fanno in molti ora è una: le agenzie di stampa hanno riportato dei virgolettati poco precisi o è successo altro prima della messa in onda? Oppure, il caos generato potrebbe aver spinto l'azienda a smussare alcune parti in fase di montaggio?

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