Eccoci nella Terza repubblica del «clic». Dove uno dei maggiori partiti, il Movimento Cinque Stelle, ha sostituito i congressi con i «post» su un Blog, i candidati con figurine da social network, la democrazia con un sistema operativo intitolato a un filosofo svizzero, la croce disegnata a matita con il tocco a un tasto del pc. E se tutto non sfociasse in una spy story ispirata a una serie tv distopica, forse nemmeno ci sarebbe nulla di male. Ma i titoli di testa del thriller sono partiti, difficile fermarli.
L'ultimo episodio che mette in subbuglio i vertici e la base del Movimento ha una trama oscura e confusa. C'è un audio trafugato da una chat whatsapp privata e pubblicato sul blog dei due ex grillini autori del libro Supernova, un «mister X» dalla lingua feroce contro le parlamentarie e la Casaleggio Associati, un tale «Enrico» che riceve la nota vocale e una marea di «clic» decisivi per molte carriere politiche nel partito della rete.
Durante il primo giorno delle consultazioni online per scegliere i candidati grillini al Parlamento, una voce dice: «Enrico ciao, scusami sta succedendo un manicomio. Il sistema è andato in tilt». Mister X impartisce un ordine: «Non votare per adesso e aspettare la giornata di domani sperando che il sistema si aggiusti da solo, altrimenti saranno rinviate le parlamentarie». Infine si sfoga: «Comincio a essere stanco di tutti questi problemi creati dallo staff per incompetenze ormai palesi a tutti. Ti prego di girare questa richiesta di sospensione del voto anche alle persone che hai contattato per i clic».
La registrazione, si scopre, è stata passata al blog di «Supernova» dall'ex attivista catanese Debora Borgese. Che a sua volta l'avrebbe ricevuta da un militante. Lo staff comunicazione l'indomani denuncia «la scorrettezza del metodo giornalistico». Stop. Nessun articolo rabbioso da pubblicare sul Blog di Grillo. C'è imbarazzo per una critica interna al «sistema» e all'azienda di Casaleggio. E parte la caccia all'uomo, da parte dei vertici, ma anche degli attivisti.
In questi giorni, nelle conversazioni riservate, si fanno i nomi del parlamentare Mario Michele Giarrusso - che però smentisce subito- e di un deputato regionale. Se fossero loro «potrebbero essere incastrati ma non espulsi per tenere basso il polverone». Magari messi in una semplice «lista nera». I pentastellati ascoltano e riascoltano l'audio alla ricerca dell'inflessione giusta. Da quale zona della Sicilia proviene Mister x?
La paranoia porta anche a escludere i due «portavoce» dall'elenco dei sospettati. Si parla di un attivista, una sorta di mandatario elettorale, che deteneva email e password degli utenti per votare. Persone con «un bacino di clic» da gestire per indirizzare il consenso nei confronti di un candidato oppure di un altro. La base critica il meccanismo delle «cordate», le varie correnti locali che fanno campagna elettorale procurando voti agli aspiranti parlamentari. Un fenomeno da sempre tacitamente vietato all'interno del Movimento Cinque Stelle. Una regola non scritta, negli ultimi anni spesso violata altrettanto di nascosto.
Ora la creatura di Grillo e Casaleggio è cambiata. Domina la paranoia. Lo stesso sentimento che porta i grillini a poter pensare all'utilizzo di un altro supporto tecnologico per stanare la voce misteriosa della registrazione: il software di riconoscimento vocale Sonogram.
Uno strumento in grado di confrontare l'audio pubblicato da Supernova con la voce dei possibili sospettati. Ma la lista è oscura e confusa, come la trama di questo thriller sulla fuga di notizie. E come lo erano le liste di candidati in lizza per un posto in Parlamento.DDS
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