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Parte l'offensiva di Zingaretti: "Dl Sicurezza? No, propaganda e paura"

Il segretario del Pd vuole smantellare i decreti Salvini: "Dobbiamo cambiarli per costruire un'altra strategia per la sicurezza urbana"

Parte l'offensiva di Zingaretti: "Dl Sicurezza? No, propaganda e paura"

È partita l'offensiva di Nicola Zingaretti contro i decreti Sicurezza: "I decreti Salvini non andrebbero chiamati Sicurezza ma propaganda e paura. Dobbiamo cambiarli, per costruire un'altra strategia per la sicurezza urbana, con investimenti sulle forze dell'ordine e il territorio". Il governatore della Regione Lazio, intervenuto negli studi di Agorà su Rai 3, si è detto orgoglioso di non aver "smantellato gli Sprar per l'accoglienza" e di aver "lavorato con i Comuni". E ha colto perciò l'occasione per lanciare una frecciatina verso Matteo Salvini: "Ha commesso degli errori, non puoi andare in Emilia Romagna per tre mesi, dire va tutto male e poi chiedere i voti". A suo giudizio il messaggio di dare una spallata al governo "ha provocato una reazione. L'intelligenza delle persone ancora una volta ha fatto la storia".

"Aprire stagione del cambiamento"

Il segretario del Partito democratico ha sostenuto che ora servono "calma e gesso e pancia a terra" poiché "la destra italiana è ancora molto forte". L'invito al governo giallorosso è chiaro: "Sta raccogliendo i primi frutti, ma deve aprire ora una stagione di cambiamento. Nessuno si è montato la testa per la vittoria in Emilia-Romagna. Servono serietà e soluzioni". Non è mancata una strigliata nei confronti del centrosinistra: "In Calabria c'è stato un errore non nostro, a fronte di un candidato unico del centrodestra c'erano tre candidati del centrosinistra, c'è stato un egoismo nel non capire che bisogna combattere uniti". Tuttavia non ha voluto lasciare spazio alle polemiche: "Gli italiani si sono stufati delle picconate. Chi non arriva a fine mese alla politica non chiede litigi ma soluzioni e io voglio essere tra coloro che aiutano a far crescere le soluzioni".

Carlo Calenda recentemente ha attaccato duramente il Pd: "È irrecuperabile. Ha capito quel messaggio emiliano al contrario: dal giorno dopo i suoi leader stanno dicendo che nasce una nuova stagione di bipolarismo basato su Pd e M5S da una parte e da Lega, FI e e Fdi, dall’altra". Ma secca è stata la risposta da parte del dem: "Giudizi un pò ingenerosi, un pò ingenerosi, un pò ingenerosi, lo dico tre volte".

Infine Zingaretti ha parlato del Movimento 5 Stelle, a cui ha proposto un piano in vista delle prossime elezioni Regionali: "Ogni Regione deciderà per sè e vedremo se sarà possibile un progetto per un campo largo di forze, su progetti di buon governo del territorio, sgombrando il campo da politicismi che non si capiscono". "Credo che bisogna provarci ovunque.

Se ci sono le condizioni bene, se non ci sono pazienza ma allarghiamo il campo", ha concluso.

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