Da Pasqua al 25 Aprile fino al Primo Maggio: il piano per blindare la primavera dei ponti

Il Viminale pronto a controlli eccezionali. Allarme in Lombardia: "C'è troppa gente in giro"

Da Pasqua al 25 Aprile fino al Primo Maggio: il piano per blindare la primavera dei ponti

Per adesso c'è una data ufficiale, quella del 13 aprile, a cui tutti puntiamo con la speranza che non si vada oltre con le restrizioni che stanno arginando l'epidemia. Ma non è solo la fuga in avanti, seppur subito ridimensionata, del capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, che l'altro giorno ha parlato di un allungamento della stretta fino a maggio, a far temere che oltre alla Pasqua trascorreremo blindati anche gli attesi ponti di primavera, quelli del 25 aprile e del 1 maggio.

A sentire gli esperti la strada tracciata sembra proprio quella di uno stop prolungato, a meno che i contagi comincino a diminuire in maniera significativa. Se non proprio chiusi in casa, non saremo certo liberi di andare in spiaggia o nei parchi come eravamo abituati. Ciò implica la necessità di intensificare i controlli per tenere a bada chi ha in mente di non rinunciare alla classica gita fuori porta o a raggiungere le seconde case. Soprattutto ora che la capacità di tenuta delle persone, messa alla prova già da due settimane di isolamento, comincia a vacillare. Come raccontano i dati del Viminale, che venerdì ha sanzionato 8.187 persone, ma anche le immagini scattate in varie città, Napoli, Genova, Bologna, Roma: tanta gente in strada, assembramenti nei mercati, file nei supermercati. Un lassismo pericoloso in questo momento cruciale, stigmatizzato tra gli altri dal vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala: «La mobilità venerdì purtroppo era al 38 per cento, non avevamo un dato così alto dal 20 di marzo, quindi questa settimana è salita più di 2 punti, che in Lombardia vogliono dire decine di migliaia di persone». Il sindaco, Giuseppe Sala, ha chiesto di fare più controlli, grazie anche a 180 agenti in più in strada da domani. Controlli che si faranno più rigidi in prossimità della Pasqua e dei successivi ponti. «Bisognerà essere rigorosi durante le festività. Quest'anno dovremo essere un po' severi», ha avvertito il governatore Attilio Fontana annunciando un finanziamento di circa mezzo milione di euro per le polizie locali perché possano dedicarsi più intensamente ai controlli, in particolare in prossimità delle autostrade. «A Pasqua la nostra gente è abituata a girare, ma quest'anno non si può», ha sottolineato. Anche nella capitale i posti di blocco sono stati rafforzati, soprattutto nelle direttrici verso il litorale, i laghi e la montagna, e lo saranno ancora di più il prossimo fine settimana, per scoraggiare eventuali tentativi di spostamenti non giustificati verso il mare, luoghi di villeggiatura, aree verdi o parchi, complice anche il bel tempo di questi giorni che, ironia della sorte, sembra destinato a durare a lungo. I controlli saranno intensificati per verificare il rispetto delle norme di contenimento. Il Viminale sta mettendo a punto una circolare per limitare le fughe dei cittadini. In Liguria il governatore Giovanni Toti ha chiesto ai sindaci di chiudere i luoghi a rischio assembramento. Sarà una Pasqua blindata ovunque: niente pic-nic, spiagge o seconde case. Lo stesso al sud, dove per ora l'allarme coronvirus è contenuto. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha messo in guardia gli abitanti: «Nessuno pensi di rilassarsi, rischiamo di perdere tutto».

Gli appelli in tal senso si moltiplicano: «I giorni di Pasqua hanno sempre rappresentato un momento di svago, ma ne dovremo fare a meno, è un altro sacrificio da affrontare ma lo facciamo per

proteggere i più fragili», ha ribadito il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. «Non stiamo ancora vincendo, non cambiate comportamenti», è la supplica del commissario per l'Emergenza Domenico Arcuri.

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